Progetti utili alla Collettività, Cremona parte

SOCIALE • La Giunta si attiva per i patti di inclusione che coinvolgono chi percepisce il reddito di cittadinanza: a Cremona sono 2104

vanni raineri
Mentre non si placa la discussione sul reddito di cittadinanza, il Comune di Cremona ha deciso di attivarsi offrendo ai benefi- ciari cremonesi dell’assegno un’occasione di inclusione e cre- scita di cui potrà beneficiare anche la comunità. Su proposta dell’assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia Rosita Viola, il Comune si è in- fatti attivato per i Progetti Utili alla Collettività, i Puc che sono collegati alle disposizioni previ- ste per il reddito di cittadinanza. All’iniziativa partecipano anche gli altri comuni facenti parte dell’Ambito Cremonese. I beneficiari del reddito sono tenuti a svolgere i progetti nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. Gli ambiti di intervento sono i seguenti: culturale, sociale, ar- tistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Re- sponsabili sono i comuni, che possono coinvolgere soggetti pubblici e del privato sociale. Le attività, nelle intenzioni della Giunta comunale, dovranno es- sere individuate partendo dai bisogni e dalle esigenze della comunità, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di crescita delle persone coin- volte. A tal proposito si è lavo- rato con l'Azienda Sociale Cremonese, il CSV Lombardia Sud, il Forum Provinciale del Terzo 
«E’ una soddisfazione gran- dissima. Cerco di mettere nel mio lavoro tanta passione, professionalità e una cono- scenza del territorio che si ar- ricchisce giorno dopo giorno. Sono apicoltore da cinque anni e quello ottenuto ora è un ri- conoscimento per me vera- mente importante». Manuel Manelli, classe 1983, apicolto- re cremasco, mostra con orgo- glio le targhe e le pergamene che sottolineano gli invidiabili risultati ottenuti al “Concorso Tre Gocce d’Oro - Grandi mieli d’Italia”, il più noto concorso nazionale per i produttori di Settore di Cremona per la raccolta delle manifestazioni di interesse a livello territoriale. Associazioni culturali, sportive, di volontariato, fondazioni ed altri enti possono candidarsi per ospitare beneficiari e, in sinergia con i servizi sociali, costruire progettualità per accoglierli ed accompagnarli. L'avviso per la manifestazione d’interesse e relativa modulistica è già stato pubblicato sul sito dell’Azienda Sociale Cremonese (www.aziendasocialecr.it). Nei giorni scorsi, così come in tutto il territorio dell'Ambito, anche in città è ini- ziato un percorso di incontri informativi rivolti agli enti di Terzo Settore ed altri soggetti inte- ressati alla realizzazione di Puc. Il tema è stato affrontato anche nel Consiglio comunale di lune- dì, grazie a un’interrogazione presentata dal capogruppo del M5S Luca Nolli che ha chiesto informazioni sul numero di per- cettori di reddito di cittadinanza nel Comune di Cremona e se si- ano stati attivati i Patti per l’in- clusione sociale come già avve- nuto a Mantova con successo (il progetto avviato è la sanifica- zione dei giochi per bambini nei parchi pubblici). L’assessore Ro- sita Viola ha risposto indicando il percorso appena avviato, e af- fermando che i percettori di Reddito di Cittadinanza nel Co- mune di Cremona alla data at- tuale risultano 2104, e sono 884 i nuclei familiari con domanda già accolta. Secondo i dati Inps, che però risalgono ad agosto, i nuclei familiari percettori di RdC in provincia di Cremona sono 2986 (il 3% a livello regionale) corrispondenti a 7055 persone. Questi dati sono al netto delle domande decadute. L’importo medio mensile è di 479,54 euro (al di sotto della media regiona- le che è pari a 493,31 euro). Di questi 7055 percettori circa il 34% risultano essere presenti negli elenchi dei Centri per l’Im- piego della Provincia di Cremo- na: il 45% è residente nei comu- ni di riferimento del Cpl di Cre- mona (e di questi l’81% nel co- mune capoluogo), il 28% nei co- muni afferenti al Cpl di Crema, il 15% nel Soresinese e il 12% nel Casalasco. Viola ha specificato che al momento non sono stati attivati i Patti per l'inclusione sociale ma vi è una manifesta- zione di interesse da parte dell’Azienda Sociale del Cremonese.

A Rosita Viola chiediamo quale personale bilancio, per quanto le compete, ha tratto dall’introduzione del reddito di cittadinanza.
«Tutto l’impianto normativo è stato completato a fine 2019: se sull’aspetto erogativo mi sembra che la procedura stia ingranando, la parte progettuale dobbiamo ancora sperimentarla. In generale i comuni hanno difficoltà di gestione dovuta al fatto che le persone sono già nei nostri elenchi e quindi inoccupabili. Speriamo di trovare dei percorsi idonei. Sta di fatto che se qualcuno aderisce al progetto e non rispetta gli impegni, decade dal reddito di cittadinanza, e questa è la parte più delicata. Complessivamente su quasi 8000 comuni italiani sono solo 400 i percorsi partiti, e in questo sono facilitati i comuni di minori dimensioni». 
Gran parte delle critiche rivol- te al RdC riguardano i casi di percettori che non ne avevano diritto emersi dalle cronache e il ruolo dei navigator. 
«Sui controlli, noi possiamo verificare la residenza e la composizione del nucleo familiare, ma non siamo l’agenzia delle entrate, quindi i requisiti economici li deve controllare l’Inps. Quanto ai navigator, di questo aspetto si occupa la Provincia, si tratta di figure nuove ed è ovvio che ci siano da prendere le misure».
Ma mi dica la verità: lei cono- sce personalmente un naviga- tor? 
«No».

 

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