TURISMO • Polizia Postale, Altroconsumo e Airbnb danno consigli su come evitare le trappole del web
Benedetta Fornasari
Estate, tempo di vacanze ma occhio alla truffa! Tra vaccini e Green Pass è bene prestare attenzione anche alla sicurezza delle prenotazioni delle ferie tanto attese, onde evitare spiacevoli sorprese.
Secondo l’Osservatorio Multicanalità del Politecnico di Milano e Nielsen le frodi virtuali sono in aumento. In base alla ricerca quasi 7 utenti su 10 (il 65%) acquista una vacanza esclusivamente online oppure alternando online e offline. Un dato allarmante emerge dalle segnalazioni per reati informatici al Commissariatodips.it della Polizia Postale e delle Comunicazioni che nel 2020, a causa della pandemia, sono cresciute del 142% rispetto all’anno precedente.
«Complice la necessità di distanziamento sociale – spiega Giacomo Trovato Country Manager della piattaforma di viaggio Airbnb Italia - il 62% degli italiani opterà per soluzioni completamente indipendenti, come case singole, ville e bungalow, mentre la richiesta di appartamenti rappresenta solo il 7% delle richieste contro il 17% dell’anno scorso». Diventa quindi fondamentale assistere gli utenti e promuovere una campagna informativa a tutela dei cittadini.
La truffa come spesso accade corre sul web, per questo motivo Altroconsumo, la più importante organizzazione di consumatori italiana, Polizia Postale e Airbnb mettono in guardia i vacanzieri fornendo consigli anti-raggiro e tracciando l’identikit del truffatore digitale.
La guida “In vacanza come a casa: prenota e parti in tutta sicurezza” è un vademecum destinato in modo particolare ai vacanzieri meno esperti ma contiene comunque raccomandazioni valide per tutti coloro che intendono prenotare una casa vacanza online.
La guida, disponibile per chi si registra al sito Altroconsumo e ai guest Airbnb, descrive il profilo dei malintenzionati e la casa vacanza a prova di truffa.
Il truffatore è sempre all’estero. Che sia italiano o straniero, il proprietario che propone l’immobile immancabilmente non vive nei paraggi. Per fugare eventuali dubbi, fornirà spiegazioni non richieste sulle ragioni di lavoro che lo hanno portato a trasferirsi. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di un bonifico internazionale.
Il truffatore è molto (troppo) professionale. Avete appena chiesto alcune informazioni ed eccolo già a inviarvi la bozza di contratto compilato. Vi domanda carta di identità e codice fiscale, meglio se in foto. Quello che appare come un modo di fare serio è in realtà l’anticamera di un furto di identità.
Il truffatore vi mette fretta. Cercherà di farvi accettare entro 24 ore. Spacciandosi per professionista impegnato, lascerà intendere che non ha tempo da perdere, perché questo sarebbe il tempo previsto dalle piattaforme digitali su cui si appoggia per concludere la transazione. I suoi messaggi si faranno insistenti.
Il truffatore dice di fare affari con Airbnb. Airbnb non è un’agenzia immobiliare, tuttavia per rassicurare la vittima utilizzerà frasi come: “Ecco qui la fattura di Airbnb”, “ho dato incarico ad Airbnb che le mostrerà l’appartamento”, “Presenterò io ad Airbnb i suoi documenti”. Si tratta di indizi, se non prove, del tentativo di raggiro.
Il truffatore richiede una congrua caparra. La trattativa si perfeziona con la richiesta di invio di denaro a titolo di acconto attraverso un servizio di money transfer oppure un bonifico a un conto personale presso una banca estera, con la promessa di restituire la somma se l’affare non andasse in porto.
Ecco i principali consigli da seguire per scongiurare eventuali frodi.
1 Non pagate mai direttamente con bonifico, non inviate la caparra e pagate esclusivamente attraverso il sito Airbnb, che generalmente trattiene l’intera somma dalla vostra carta di credito e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dandovi il tempo di entrare in casa e di verificare che tutto sia come pubblicizzato.
2 Mai comunicare fuori dal sito. Diffidate da chi vi propone di lasciare Airbnb per accordarvi privatamente con la promessa di uno sconto: è la premessa di una richiesta di bonifico. Inoltre, non sarete più tutelati dalle garanzie della piattaforma. Restando nella chat dell’applicazione, potrete segnalare in qualsiasi momento al servizio clienti comportamenti sospetti.
3 Attenzione ai link condivisi via e-mail o da altri siti. Diffidate da chi vi contatta tramite un sito di annunci dell’usato o un portale immobiliare generico dicendo di affidarsi ad Airbnb. C’è il rischio che venga condiviso un link ad un sito fasullo.
4 Leggete l’annuncio con attenzione. Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Dovrebbero invece mettere in allarme, per esempio, un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni.
5 Attenzione agli alloggi “esca”. Se una volta arrivati a destinazione vi viene chiesto un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario che lo ha reso momentaneamente inagibile, la cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.
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