LE VACANZE ? MEGLIO A SETTEMBRE


A settembre più di 9 milioni di persone, andranno in vacanza almeno per un giorno. E' questo un dato in crescita del 7,2% rispetto allo scorso anno, quando a settembre partirono il 13,9% dei cittadini.
Per la maggior parte di questi, si tratterà della vacanza principale, mentre per i restanti 1,5 milioni sarà una vacanza supplementare, con prenotazioni effettuate soprattutto nel fine settimana, magari per godere delle ultime belle giornate prima dell'arrivo dell'autunno.
Sono definite vacanze intelligenti, sono, infatti, quelle partenze effettuate nei periodi in cui di solito la maggior parte dei viaggiatori torna dalla villeggiatura. Si tratta di partenze pianificate per evitare il caos dei mesi estivi e anche per risparmiare qualcosa e usufruire di quei vantaggi che offre la “bassa stagione”, come afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca: “Il primo punto a favore è la possibilità di godere della bellezza dei posti senza affollamento e senza code e di usufruire di prezzi più competitivi. Il vantaggio è evidente anche per le destinazioni e le comunità locali, che sempre più spesso devono misurarsi con la ricerca di un giusto equilibrio tra tutela dell’ambiente e sviluppo economico, libertà di circolazione dei turisti e benessere dei residenti”.
“Tutti questi fattori – continua Bocca – devono essere sostenuti anche dalle istituzioni in modo da incentivare il turismo in bassa stagione e per alleviare il peso degli oneri fiscali e contributivi a carico delle imprese”.
Del beneficio di questo prolungamento trae vantaggio anche al mercato del lavoro: “Nel mese di settembre, le imprese del turismo danno lavoro a circa un milione e centomila lavoratori, che scendono a 830mila a novembre” - aggiunge Bocca - “Se si riuscisse a prolungare la stagione di due mesi, si produrrebbe un aumento immediato dell’occupazione, con effetti concreti per più di trecentomila persone, in massima parte di giovane età: quasi il 70% ha meno di quarant’anni e il 44% meno di trenta”. 
Dall'indagine di Federalberghi, risulta che i vacanzieri settembrini sono in prevalenza stranieri, mentre gli italiani rappresentano circa il 40%. Il principale Paese di provenienza dei turisti stranieri è la Germania con 1,6 milioni di arrivi, seguita dagli Stati Uniti con 625mila arrivi e dalla Francia con 460mila. 
Vista l'espansione di questo fenomeno, dai molti risvolti positivi, la speranza di Bernabò Bocca è che “la prossima legge di bilancio tenga in adeguata considerazione il grande contributo che il settore turismo può dare al mercato del lavoro”.

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