Operazione aerea Mallory Major, e le bombe piovono su Cremona


LA NOSTRA STORIA • Prima puntata dei fatti del luglio 1944, con immagini inedite dagli archivi Usa


di Paolo A. Dossena 
Il 12 luglio 1944 scatta l’operazione area alleata Mallory Major, la distruzione di tutti i ponti e ponti di barche sul fiume Po. Piacenza (che era stata pesantemente attaccata e semi-distrutta in maggio), i suoi due ponti e la sua Val Trebbia sarebbero stati il punto chiave dell’attacco. Durante Mallory Major (12-15 luglio), Piacenza e l’area limitrofa Cremona- Mantova (Cremona, Casalmaggiore, Bozzolo, Mantova, Revere, Ostiglia, Sermide) sarebbe stata la zona più bombardata. 
Si voleva isolare ogni centro, quindi sarebbero state colpite anche le linee Cremona-Brescia e Cremona-Treviglio. 
In quel periodo questa zona è sotto il controllo di soldati cechi arrivati in Italia dal Protettorato di Boemia e Moravia. Partiamo dunque dall’inizio di questa storia, che comincia due mesi prima del lancio di Mallory Major. Maggio 1944 Sotto le spinte secessioniste di rumeni, slovacchi, ungheresi, polacchi, ucraini, tedeschi dei Sudeti e altri ancora, la Cecoslovacchia si era dissolta nel 1939, ed era stata spartita tra Germania, Polonia e Ungheria.Il Terzo Reich aveva istituito il Protettorato di Boemia e Moravia, costituendo un locale Esercito Governativo di 7.000 uomini, che nel maggio del 1944 era stato inviato nella Valle del Po.Il Feldmaresciallo Albert Kesselring, comandate delle truppe tedesche in Italia, aveva chiesto rinforzi al Führer. La Linea Gustav (sui fiumi Sangro e Garigliano, con Monte Cassino come caposaldo) era stata sotto attacco dal 17 gennaio 1944, mentre il 22 gennaio gli alleati erano sbarcati ad Anzio e Nettuno. 
Il 18 maggio, solo pochi giorni prima dell’arrivo dell’Esercito Governativo nell’Italia settentrionale,gli alleati avevano preso Monte Cassino, e la Linea Gustav era stata infranta dalla lungamente attesa offensiva di primavera. A questo punto, come scrive uno storico, «L’equivalente di tre divisioni tedesche era stato annichilito durante la ritirata da Anzio e Cassino. Hiter inviò a Kesselring quattro nuove divisioni e gli promise quattro ulteriori divisioni integrate da divisioni ceche e italiane per compiti di guardia e difesa costiera, liberando quindi ulteriori forze tedesche. Kesselring aveva bisogno di tempo per costruire e presidiare la Linea Gotica”. (William Wolf, American Fighter- Bombers in World War II: USAAF Jabos in the MTO and ETO (Schiffer Milita- ry History, 2003), p.229). 
Queste forze ceche e italiane includevano l’Esercito Governativo e le quattro divisioni della Repubblica Sociale che erano in addestramento in Germania, e che sarebbero tornate in Italia tra il giugno e il dicembre del 1944. I soldati cechi sarebbero stati usati per compiti di guardia, soprattutto sui ponti e sulle ferrovie del Po, dove in luglio sarebbero stati massacrati dall’operazione di bombardamento Mallory Major. 
Giugno 1944 
Nel giugno del 1944, il Secondo, Terzo, Quarto, Quinto, Nono e Decimo Battaglioni dell’Esercito Governativo erano di guardia alle ferrovie che si irradiano da Bologna e Verona (che erano bombardate quasi ogni giorno e ogni notte) così come ai ponti sul Po. I soldati cechi poterono constatare che i bombardamenti avevano spopolato la campagna circostante, come racconta Padre Veselý il cappellano miliare dell’esercito governativo. (Jirí Maria Veselý, Fran- tisek Staudek, La resistenza cecoslovacca in Italia 1944/45, Editoriale Jaca Book, 1975). 
Luglio 1944 
In luglio i battaglioni dell’Esercito Governativo erano dislocati nella Valle del Po a difesa di polveriere, depositi, caserme e, soprattutto, ponti e ferrovie. In particolare, il Terzo Battaglione presidiava ponti e ferrovie della zona Piacenza-Parma; il Quarto Battaglione presidiava ponti e ferrovie della zona Ostiglia- Cremona, il Quinto Battaglione presidiava ponti e ferrovie della zona Parma-Bologna e l’11° Battaglione presidiava i ponti e le ferrovie della zona Treviglio-Brescia e l’area tra Cassano d’Adda e Peschiera del Garda. Attacco ai ponti e alle ferrovie 
Quindi, già prima di Mallory Major, un’importante parte dell’Esercito Governativo era posizionato tra Piacenza, Cremona, Parma e Ostiglia. I battaglioni cechi schierati lungo il Po erano di guardia ai ponti, cosa che li rendeva il bersaglio di diversi attacchi aerei alleati. 
Il fiume era attaccato quotidianamente, ma l’Esercito Governativo deve aver cominciato a sentirsi decisamente sotto pressione a partire dal 2 luglio, col bombardamento del deposito carburanti presso uno dei ponti di Mantova sul Mincio. Infatti la seconda compagnia del quarto battaglione ceco era re- sponsabile della sorve- glianza del ponte Ostiglia-Revere (Mantova), sul quale si trovava un doppio tubo di benzina. Ecco perché Revere tra il 2 e il 26 luglio fu colpita 24 volte, anche per tre volte in un giorno. Inoltre, il 5 luglio gli aerei alleati bombardano un convoglio sul ponte di Borgoforte (Mantova) uccidendo l’appuntato Sikora e ferendo il sergente Losták del Quarto Battaglione dell’Esercito Governativo. 
Il 6 luglio Piacenza e il Terzo Battaglione ceco furono attaccati.
L’8 luglio, i ripetuti bombardamenti dei ponti di Campolungo (Lodi), Piacenza, Viadana (Mantova), Guastalla (Reggio Emilia), Pianoro (Bologna) Pontelungo (Ferrara) così come di altri ponti e luoghi (come Bel- fiore, Mantova) non causarono vittime ceche. Cremona fu pesantemente bombardata il 10 luglio. L’attacco fu eseguito da Fortezze Volanti statunitensi B17. E’ stimato che 119 civili (tra i quali diversi donne e bambini) e 13 soldati tedeschi perirono a causa del bombardamento, il cui bersaglio era la stazione ferroviaria. Tra i morti c’era anche il sergente Fr Vojta (che scomparve polverizzato), mentre il soldato Dufek fu ferito: appartenevano entrambi al Quarto Battaglione dell’Esercito Governativo. 
L’11 luglio un attacco sulla ferrovia di Desenzano del Garda (Brescia) ferì tredici soldati dell’undicesimo battaglione Ceco. Dopo questi assaggi, comincia il massacro legato ai bombardamenti sistematici di Mallory Major. 



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