Stop ai diesel euro 3 dal 1° ottobre in Lombardia

AMBIENTE • Misure anti inquinamento. E tra due anni il blocco riguarderà gli euro 4 


di Vanni Raineri 
Scommettiamo che tra un paio di settimane scatterà il putiferio sullo stop ai diesel euro 3? Se ne parla ancora poco, ma la norma, che interessa parecchi automobilisti, mostrerà i suoi effetti a breve, a partire dal 1° ottobre prossimo, quando avrà effetto la delibera della giunta regionale lombarda. 
Che l’inquinamento nella Pianura Padana sia ormai un’emergenza acclamata, e “confortata” da dati allarmanti sui pm10 e di conseguenza sulle malattie, è ormai cosa ben nota, ed è da qui che si è mossa l’amministrazione regionale nel tentativo di studiare rimedi. Tra le misure presentate alla giunta lo scorso mese di giugno per migliorare la qualità dell’aria del bacino padano c’era anche la limitazione alla circolazione dei vecchi diesel, e di conseguenza la Regione ha deliberato che, da lunedì 1 ottobre e fino al 31 marzo 2019, nei Comuni più grandi, e limitrofi, non potranno circolare le autovetture con alimentazione diesel euro 3. Il divieto non sarà assoluto, nel senso che scatterà nei giorni feriali dal lunedì al venerdì e solo dalle 7,30 alle 18,30. Non solo, ma il provvedimento guarda al futuro: a partire dal 2020 lo stop sarà anche per i diesel euro 4, dal 2025 per i diesel euro 5. 
Questo fa parte delle misure strutturali e permanenti, cui si aggiungeranno ulteriori misure temporanee assunte a livello locale al verificarsi di episodi di accumulo del livello di pm10 in atmosfera. E purtroppo, visto quanto accaduto in passato, possiamo dare per scontato che la nostra provincia sarà molto interessata agli sforamenti. Entrando nel dettaglio, rimangono i divieti per la circolazione delle auto euro 0 a benzina e euro 0, 1 e 2 diesel in tutti i comuni della fascia 2 e della fascia 2, e non solo nel periodo invernale bensì per tutto l’anno. Alla fascia 1 (209 comuni in Lombardia) appartengono anche, oltre a Cremona, Bonemerse, Castelverde, Dovera, Gadesco Pieve Delmona, Gerre de’ Caprioli, Malagnino, Persico Dosimo, Sesto ed Uniti e Spinadesco. L’unico comune cremonese in fascia 2 è Rivolta d’Adda.
Il divieto ai diesel euro 3 sarà limitato alla sola fascia 1, oltre alle città in fascia 2 con oltre 30mila abitanti, e varrà solo fino al 31 marzo prossimo. Segnaliamo che anche per tutti i motocicli e ciclomotori a due tempi euro 0 il divieto è assoluto, mentre gli euro 1 hanno le stesse limitazioni delle auto diesel euro 3. 
Il provvedimento illustra anche il lungo elenco delle deroghe. Tra le principali: i veicoli con impianto (anche non esclusivo) a metano o gpl, quelli ad interesse storico o collezionistico, le macchine agricole, quelli con finalità di tipo pubblico (ad esempio auto della polizia, ambulanze, scuolabus, adibite per il trasporto di disabili, dei sacerdoti). Nella delibera si indica anche la facoltà di sospendere il provvedimento, sempre da parte della Regione, in occasione di eventi imprevisti causati dal meteo o da scioperi del trasporto pubblico locale. Nessuna deroga è prevista da parte dei comuni. 
Chi verrà beccato a non osservare la norma, pagherà una sanzione che va da 75 a 450 euro. Le prime proteste degli automobilisti si basano su due motivi: uno è la constatazione che l’inquinamento è provocato più dal riscaldamento che dalle emissioni automobilistiche. Il secondo è che vietare la circolazione obbliga spesso chi lavora a soluzioni quasi impossibili, a meno di non cambiare l’auto. Ma si sa che questo è un investimento pesante per le famiglie, e allora perché non prevedere, accanto al divieto, una serie di seri incentivi alla rottamazione? Ci si chiede poi: è giusto pretendere il pagamento di bollo e assicurazione se poi non ti si consente di circolare? 
Ricordiamo che, in linea di massima, sono euro 3 i veicoli immatricolati dopo il 1° gennaio 2001, euro 4 gli immatricolati a partire dal 2006, euro 5 a partire dal 2009, euro 6 dal 2014. 

Commenti