SANITA’ • Fioravanti nuovo primario di Neurochirurgia a Cremona: adotterà metodi innovativi
di Vanni Raineri
Una delle scene più spaventose del cinema è quella in cui Hannibal Lecter, interpretato da un grande Anthony Hopkins, apre chirurgicamente la scatola cranica di un uomo che aveva sequestrato, mantenendolo poi sveglio. Il resto ve lo evitiamo, è solo per dire che quanto avverrà presto a Cremona, ben lungi dal condividerne i connotati trash, ci riporta alle finzioni cinematografiche. Dopo aver completato l’acquisizione dei necessari strumenti, l’équipe del dottor Antonio Fioravanti infatti potrà eseguire operazioni assolutamente innovative, intervenendo sul cervello con l’ausilio del paziente che rimane sveglio durante l’intervento. E’ uno dei contenuti della conferenza stampa che si è tenuta martedì nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Cremona, che da circa un mese ha un nuovo primario. Si tratta appunto di Antonio Fioravanti, 56 anni di origine calabrese, che ha maturato una notevole esperienza all’ospedale Bellaria di Bologna. Fioravanti è giunto in Emilia da studente universitario e solo oggi la abbandona per l’Ats Val Padana,divenuta approdo ambito grazie al bacino di oltre 800mila abitanti, raggiunto unendo le province di Cremona e Mantova. Tra le sue specialità la chirurgia per le neoplasie del cranio, tumori complessi della fossa cranica anteriore e posteriore come meningiomi e neurinomi. Nel suo percorso professionale ha affinato abilità tecnico-chirurgiche altamente specialistiche, quali appunto la chirurgia da svegli e la chirurgia guidata con fluorescenza. Un primo intervento di resezione cerebrale guidato da fluorescenza, come ha affermato il Direttore Generale dell’Asst Cremona Camillo Rossi, presente assieme al Direttore Sanitario Rosario Canino, è già stato eseguito nei giorni scorsi a Cremona da Fioravanti. Come avviene? Lo ha spiegato lo stesso Fioravanti: al paziente viene somministrato uno sciroppo che due ore dopo evidenzia durante l’intervento le cellule tumorali colorandole di rosa, il che rende precisa la rimozione e riduce i rischi. Il dg Rossi ha sottolineato come stia procedendo l’operazione di rinnovo del parco attrezzature, anche per consentire al dottor Fioravanti di applicare la sua metodica innovativa. «La sua esperienza – ha aggiunto Canino – consente di operare pazienti come prima non ci era possibile: è per questo che acquistiamo attrezzature costose». La chirurgia guidata da fluorescenza è un metodo che in Lombardia è applicato al Besta di Milano, e in Italia da pochi altri. Cremona si candida quindi ad essere uno degli ospedali più competitivi sotto questo aspetto. Ma è evidente come sia la chirurgia da sveglio che, al termine della conferenza stampa, attira la massima attenzione. Fioravanti ha già al suo attivo una cinquantina di interventi a Bologna (dove era l’unico a praticarla), e ci spiega: «Questa metodica richiede un team multidisciplinare, e lo costituiremo anche qui a Cremona. Si applica soprattutto nei tumori cerebrali in area critica, per avere informazioni in tempo reale: durante l’intervento infatti facciamo domande al paziente e gli chiediamo di muoversi, con l’obiettivo di ridurre i danni, nella consapevolezza che più massa tumorale si asporta e più si elimina la malattia. Il paziente prima dell’intervento viene sedato, poi è sveglio e interagisce con noi». La curiosità è troppo forte, e chiediamo a Fioravanti di farci qualche esempio di operazione al cervello svolta su pazienti svegli: «Una volta ho operato un paziente bilingue, che parlava sia inglese che italiano, e ad un certo punto si è messo a parlare solo inglese. Ho anche operato un chitarrista che, nel corso dell’intervento, ha fatto qualche accordo con la chitarra». Benvenuti nel futuro.
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