Vanoli, prova a spegnere anche la Sidigas

BASKET SERIE A • Dopo l’impresa di Trento, i biancoblu affrontano oggi al PalaRadi la quotata Avellino 


di Fabio varesi 
Non era un’illusione l’ottimo precampionato. Vincere a Trento, oltretutto dopo due overtime, è sicuramente una grande impresa, che dà morale a un roster in cerca di un’identità. Anche alla prima di campionato, gli stranieri hanno confermato quanto di buono mostrato nei test amichevoli e un’altra
chiave di lettura positiva, è la capacità della Vanoli di sopperire a una giornata poco ispirata dalla lunga distanza, tirando con un’eccezionale percentuale da due punti (63.9). In Trentino ci ha poi pensato Saunders (29 punti a referto con 6/9 da due e 2/4 da tre), che ha realizzate i canestri decisivi, per portare a casa due punti preziosi e francamente insperati. Ora però non si deve fare l’errore di montarsi la testa e sicuramente la squadra di Sacchetti non lo farà, perché oggi i gialloblu affrontano al PalaRadi un altro osso duro: la Sidigas Avellino. Dopo aver demolito Cantù all’esordio, gli irpini si sono ripetuti in Champions League, vincendo in Russia al termine di una battaglia durata 50 minuti. Fatiche che potrebbero farsi sentire oggi -meriggio, ma l’avversario resta pericoloso. Salutato coach Sacripanti (approdato alla Virtus Bologna), la Scandone ha affidato il roster a Nenad Vicinic, che dispone un nuovo quintetto titolare, formato dal play Norris Cole (arrivato dal Maccabi Tel Aviv), dalla guardia Sykes (ex Ankara), dalle ali Nicholas (prelevato dal Cevedita Zagabria) e Caleb Green (reduce dalla stagione al Trabzonspor) e dal centro Costello (ex Austin Spurs). Completano il roster gli ex biancoblu Filloy, D’Ercole e Campani (reduce dalla sfortuna- ta stagione a Capo d’Orlando), Campogrande (prelevato dal Montegranaro in A2), Ndiaye, Spizzichini (arrivato da Scafati) e Sabatino. Match difficile, dunque, ma anche affascinante, per una Vanoli che può giocare senza grandi pressioni e con la voglia di stupire ancora. Del resto, Giampaolo Ricci (che si sta confermando ad alti livelli, dopo la buona stagione scorsa) è stato chiaro: «Vogliamo dimostrare di non essere una meteora, che ha vinto a Trento a poi si spegne. Ci siamo preparato al meglio e non vediamo l’ora di tornare a giocare al PalaRadi». 

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