PIERLUIGI SFORZA: «CI CHIAMANO PERSONE FRAGILI IN DIFFICOLTA’ PERCHE’ I POSTI RISERVATI VENGONO OCCUPATI, NOI INTERVENIAMO IN FRETTA E CON ATTENZIONE»
ENRICO GALLETTI
Lo scorso anno, le multe assegnate a chi ha occupato abusivamente i parcheggi riservati ai disabili sono state in tutto 590. Un dato che la dice lunga su quanto ci sia ancora da fare per cambiare la coscienza collettiva. Un noto programma televisivo, per sensibilizzare gli spettatori al rispetto dei parcheggi contrassegnati dalle righe gialle, ha goliardicamente girato la città alla ricerca dei furbetti che ogni giorno occupano, senza averne il diritto, gli stalli riservati ai disabili e sui veicoli colti in fallo ha lasciato un “ricordino” per nulla invidiabile. Ci abbiamo provato anche noi, prima scattando alcune foto e poi limitandoci a segnare, di volta in volta, i trasgressori. Nei grandi parcheggi, come quello di via Dante o dei grandi centri commerciali, sono parecchi gli stalli a strisce gialle che consentono la sosta previa esposizione del contrassegno. Sono di due tipi i parcheggi riservati alle persone con disabilità. Ci sono quelli “generici” e quelli “nominali”, riservati a persone con particolari disabilità, che necessitano di un posto sempre libero in prossimità delle proprie abitazioni.
IL MECCANISMO
Il contrassegno, da esporre sul parabrezza dell’auto, viene rilasciato dal Comune dopo un accertamento medico dell’ASST. Lo prevede l’articolo 188 del Codice della Strada. Ciascun contrassegno ha una durata di cinque anni, anche se la disabilità è permanente. Alla scadenza dei cinque anni può essere rinnovato. Solo la commissione medica dell’ASST ha la facoltà di concedere il tagliando. A Cremona, infatti, è attivo l’ufficio permessi che fa capo ad A2A Smart City, che si limita al semplice rilascio. Fino al 15 settembre 2012 si trattava di un contrassegno di colore arancione, con il simbolo nero della sedia a rotelle. Dal 15 settembre 2012, invece, è entrato in vigore il nuovo tagliando di parcheggio “europeo”, con un formato rettangolare, di colore azzurro chiaro, con il simbolo internazionale dell'accessibilità bianco della se- dia a rotelle su fondo blu.
I NUMERI
A fare il punto sul numero di permessi rilasciati nel nostro territorio è il Comune di Cremona, che ha raccolto i dati dal 2009 ad oggi. I numeri mostrano un significativo aumento delle concessioni in particolare proprio negli ultimi anni. I permessi atti- vi sono 2.414. L’aumento più significativo è stato nel 2016, del 77,4%, nel 2017 è stato pari al 32,8% e nel 2018 Cremona ha avuto un leggero calo del 2,9%. I dati sono riassunti nella tabella a fianco.
L’ASSESSORE
Alessia Manfredini, assessore all’Ambiente e alla Mobilità, garantisce: «dall’inizio del nostro operato è stata prestata la massima attenzione alla tutela delle persone con disabilità, con azioni mirate proprio a diffondere la sensibilità al rispetto delle regole». Tempo fa era stata organizzata la campagna “Vuoi il mio posto?”.
Subito dopo il Comune, con l’aiuto della polizia locale, aveva effettuato controlli a tappeto nel territorio per individuare i furbetti, ovvero le persone che continuavano a beneficiare del permesso di invalidità di un congiunto, nonostante la morte di quest’ultimo. «Due anni fa ne abbiamo beccati 150», spiega Manfredini, che conclude: «Purtroppo, anche da noi manca un pizzico di senso civico. Non ci si rende conto di quanto possa gravare sulle persone portatrici di handicap un comportamento irrispettoso. Abbiamo ricevuto segnalazioni di ogni tipo, anche di persone che non riuscivano ad entrare in casa per auto in sosta selvaggia». Nei piani dell’assessore c’è un progetto. «Ci stiamo informando per capire se sia possibile installare negli stalli riservati ai disabili dei sensori che con un chip installato sul permesso possano verificare in tempo reale se il veicolo che si appresta a parcheggiare abbia effettivamente diritto alla sosta in quello spazio. Tutto questo rientra nei progetti di smart city a cui stiamo lavorando con impegno e che ci stanno molto a cuore».
LE SANZIONI
«In caso di occupazione dei parcheggi riservati ai disabili - spiegano al comando dei vigili urbani - le sanzioni sono di 87 euro (che scendono a 60,90 in caso di pagamento “accelerato”) o di 42 euro (che possono diventare 29,60) per l’ingombro di stalli riservati a singole persone. Non solo: se l’automobilista occupa, senza esporre alcun contrassegno, un posto invalidi che è destinato ad un singolo soggetto - come nel caso precedente - potrà essere accusato del reato penale di violenza privata. A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione, quinta sezione penale, nella sentenza 17794/2017.
IL COMANDANTE
Secondo Pierluigi Sforza, comandante della polizia municipale di Cremona, «la nostra città è, tutto sommato, popolata da persone educate». Sforza assicura: «Siamo molto attenti al tema della sosta selvaggia e dell’occupazione abusiva dei posti per i disabili. Spesso riceviamo telefonate di persone che vedono i loro posti occupati da persone che non ne hanno diritto.
Quando ci chiamano noi assicuriamo l’intervento sul posto nel giro di sette, otto minuti per risolvere la questione». E poi c’è il capitolo sanzioni. «Nel corso del 2018 – spiega Sforza – abbiamo dato 438 multe per aree occupate abusivamente in città e 152 verbali per sosta abusiva in stalli riservati a singole persone, mi riferisco ai parcheggi nominali». Un totale di 590 sanzioni in dodici mesi, poco meno di 50 verbali al mese per l’infrazione di una regola che dovrebbe rientrare nella normalità. Se poi si pensa a tutti quelli che l’hanno fatta franca...
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