Dopolavoro Ferroviario: nasce una nuova società


CANOTTIERI • Ieri in conferenza stampa il piano di rientro dal disavanzo di circa mezzo milione di euro

Massimo Malfatto
Il Dopolavoro Ferroviario di Cremona è salvo ed il futuro si annuncia meno tragico del previsto. Ci saranno delle novità nei prossimi giorni come ha comunicato il presidente del Dlf nazionale Oliviero Brugiati nella conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina presso la sede di via Bergamo: «Dal 1° gennaio 2020 verrà costituita una associazione sportiva dilettantistica, scorporata dal Dlf, che si occuperà di gestire la canottieri, partendo senza debiti e senza alcun pregresso. La sede legale sarà a Cremona con socio unico e stiamo cercando di coinvolgere ed impegnare alcuni rappresentanti dei soci. L’atto costitutivo dovrebbe essere pronto tra circa un mese dopo di che convocheremo una assemblea per aggiornare i soci sugli ultimi avvenimenti. Per quanto concerne il Dlf Cremona continuerà ad occuparsi di tutte le altre questioni istituzionali della società».
Rimane però il pesante disavanzo di bilancio di mezzo milione di euro che per 1/5 sarebbe legato al Tfr dei dipendenti ed il resto alle spese sostenute per ristrutturare il bar ed il locale di ristoro? «E’ inutile dire - prosegue Brugiati – che la situazione è difficile, gli errori ci sono stati e si sono accumulati negli anni con una amministrazione inadeguata, con spese superiori alle entrate ma non si sono ravvisate evidenze di malversazione. Sarà comunque nostro compito approfondire la vicenda e verificare le varie scritture contabili e relativi verbali. Tuttavia non lasceremo sola Cremona, siamo una delle poche società con la proprietà degli impianti e vogliamo fare altri investimenti importanti e necessari per migliorare la struttura. Il Dlf nazionale interverrà erogando subito 200mila euro per pagare i fornitori di cui 100mila a fondo perduto mentre l’altro 50% il Dlf Cremona si impegnerà a restituirlo nei prossimi anni. Gli altri 300mila euro di debito sarà compito di Cremona recuperarli dai ricavi del turismo, affitti ed altro». Nei confronti dei soci (circa 1600), che verranno coinvolti direttamente nella gestione della canottieri, non ci sarà dunque alcun aumento della quota associativa. Alla conferenza stampa era presente anche il vice-presidente Dlf nazionale Armando Massimiani, il presidente cremonese Virgilio Ferrari (subentrato al dimissionario Giuseppe Ghisolfi verso la fine di febbraio) ed il nuovo amministratore delegato cremonese Andrea Cambiati. «Sarà necessaria una pausa di riflessione per stabilire come ripartire -afferma Ferrari -. Oggi serve soprattutto buona volonta e gioco di squadra: tutti siamo chiamati insieme a fare la nostra parte per superare questo momento difficile. I soci hanno perfettamente ragione. In questi ultimi mesi è venuta una situazione di grave sofferenza dal punto di vista economico che non mi aspettavo e che non era prevedibile, tantomeno di questa gravità. Con la buona volontà vedremo di uscirne».


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