Federico Pani 
Nidi
 gratis, o quasi, fin dal 1° gennaio: in audizione al Senato, il 
ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha dichiarato che l’incremento 
dei fondi per il finanziamento del bonus asilo nido non scatterà più 
da settembre 2020 ma verrà anticipato al primo giorno dell’anno 
prossimo. Buone notizie dunque per i genitori con bambini da zero ai tre
 anni: il sostegno aumenterà da 1500 a 3000 euro annui per i nuclei con
 Isee sotto i 25 mila euro e da 1500 a 2500 per quelli da 25 mila a 40 
mila. È la bozza della nuova Legge di Bilancio 2020 a contenere la 
novità. Perciò, per parlarne ufficialmente, sarà comunque necessario 
attenderne l’approvazione definitiva. Il rafforzamento del bonus 
consentirà «la sostanziale gratuità degli asili nido per la grande 
maggioranza delle famiglie italiane» ha detto Gualtieri. In tutto nel 
triennio, ha affermato, verranno stanziati 2,8 miliardi in più per la 
famiglia. Attualmente, il bonus asilo nido viene erogato con cadenza 
mensile, commisurando l’importo massimo di 1.500 euro su 11 mensilità 
per ogni retta pagata e documentata. Ad aver diritto all’importo massimo
 del bonus nido sulla base delle diverse fasce saranno ovviamente solo 
le famiglie che certificheranno la frequenza di tutti i 12 mesi. Per 
quanto riguarda le regole sul pagamento da parte dell’INPS è verosimile
 che resteranno le stesse, e cioè mediante l’accredito dell’assegno 
mensile, allegando la fattura o la ricevuta di avvenuto pagamento della 
retta. Più che un bonus, dunque, un rimborso. Ma da dove arrivano tutti
 questi soldi? Lo ha spiegato sempre Gualtieri durante il suo 
intervento: il calo dello spread ha portato a «un risparmio di 2,7 
miliardi per l'anno in corso, che si può considerare ormai acquisito e 
di 6,7 miliardi nel 2020». Ma la previsione è davvero credibile? 
Sembrerebbe di sì: «La stima di crescita dell'economia italiana dello 
0,6% contenuta nella Legge di Bilancio si conferma condivisibile e in 
linea con le nostre valutazioni più recenti», ha confermato il vice 
direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, 
definendo le stime sul 2020 «ragionevoli». «Gli effetti del bonus per 
gli asili nido sono potenzialmente rilevanti» ha continuato Signorini, 
aggiungendo tuttavia che «la scelta di legarlo all’Isee potrebbe 
scoraggiare la ricerca di lavoro da parte di un secondo percettore di 
reddito, specie in prossimità delle soglie che determinano l’ammontare 
dell’importo». Sempre secondo il vicedirettore della Banca d’Italia, 
inoltre, «l’offerta di posti nelle strutture per la prima infanzia è 
inadeguata: secondo i dati Istat il rapporto posti e utenza potenziale 
nel 2016-17 era in media pari al 24%, assai al di sotto del tar- get del
 33% fissato dal Consiglio europeo per favorire la conciliazione della 
vita familiare con quella lavorativa». Su questo punto il ministro 
Gualtieri si è detto concorde e ha aggiunto, proprio in ragione di 
ciò, di aver previsto un significativo aumento dei posti. 
BONUS NIDO
Gli asili nido, sia pubblici che privati, non abbondano nel nostro Paese rispetto alle richieste. Le rette a carico delle famiglie sono spesso molto elevate, per questo motivo molti genitori rinunciano e tengono i figli a casa. Il governo giallo-rosso ha promesso di azzerare le rette con la legge di Bilancio. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha fatto sapere proprio nei giorni scorsi che il bonus partirà dal prossimo gennaio, quindi dal 2020. L’ipotesi è quella di portare il sostegno da 1.500 a 3.000 euro.
BONUS NIDO
Gli asili nido, sia pubblici che privati, non abbondano nel nostro Paese rispetto alle richieste. Le rette a carico delle famiglie sono spesso molto elevate, per questo motivo molti genitori rinunciano e tengono i figli a casa. Il governo giallo-rosso ha promesso di azzerare le rette con la legge di Bilancio. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha fatto sapere proprio nei giorni scorsi che il bonus partirà dal prossimo gennaio, quindi dal 2020. L’ipotesi è quella di portare il sostegno da 1.500 a 3.000 euro.
 

Commenti
Posta un commento