Ok ciclabili e aree pedonali Ma siamo ultimi per pm10



BENESSERE • Cremona si conferma in zona medio-alta nella classifica di Italia Oggi, ma con alcune criticità

vanni raineri
La classifica della qualità della vita nelle province italiane è un’idea del Sole 24 Ore, che la propose per la prima volta nel 1990. Viene pubblicata nel mese di dicembre. Nel 1999 un’analoga graduatoria iniziò a farla anche il concorrente del quotidiano economico di Confin- dustria, vale a dire Italia Oggi (in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e Cattolica Assicurazioni). E’ la classifica del benessere, e ha la stessa finalità di quella della qualità della vita, pur differenziandosi per i tanti parametri presi in esame. Italia Oggi la pubblica in novembre, alcune settimane prima. Da qui una guerra di posizione tra i due quotidiani. Per controbattere, Il Sole 24 Ore quest’anno ha deciso di anticipare nelle settimane autunnali le ricerche sulle singole graduatorie, che poi concorrono a formare la classifica finale. Il problema è che tra le due classifiche le differenze non sono poche, il che fa riflettere sul procedimento di calcolo preso in esame. Per fare un esempio, lo scorso anno la città più vivibile per il Sole 24 Ore risultò Milano, che per Italia Oggi si classificava solo al 55° posto su 110 province. Cremona occupava invece un’onorevole 23a posizione, al 5° posto in Regione Lombardia. Ancor più curioso il piazzamento di Roma, al 21° posto per il Sole 24 Ore e all’85° per Italia Oggi. Come è possibile che una ricerca nazionale simile porti a conclusioni così distanti? Chissà, sta di fatto che tutto ciò pone seri dubbi sulla bontà della ricerca stessa. Italia Oggi ha pubblicato lunedì i risultati del 2019, con Trento che dà il cam-bio a Bolzano al primo posto. Cremona è in 28a posizione, scendendo all’8° posto in Lombardia. Davanti ci sono Sondrio (3a), Monza e Brianza (12a, quando un anno fa era 44a), Mantova (16a), Lecco (18a), Brescia (22a), Como (24a) e Bergamo (26a). Praticamente alla pari con Cremona troviamo Milano (29a); peggio in Lombardia solo Varese (36a), Lodi (43a) e Pavia (44a). Chiude la classifica, al 107° posto, Agri- gento. Quest’anno Italia Oggi ha modificato alcuni parametri, probabilmente avvicinandosi a quelli del rivale. Rimangono i 9 criteri, ognuno dei quali presenta poi dei sottogruppi. Si tratta di: Affari e lavoro (Cremona è al 36° posto), Ambiente (Cremona 30a), Reati e sicurezza (Cremona 36a), Sicurezza sociale (Cremona 31a), Istruzione e formazione (Cremona 44a), Popolazione (Cremona 57a), Sistema salute (Cremona 37a), Tempo libero (Cremona 54a) e Tenore di vita (Cremona 23a). In pratica rispetto all’edizione 2018 il capitolo Istruzione e formazione sostituisce i Servizi finanziari. Cremona si conferma ovunque nella fascia medio-alta, in un range sempre tra il 23° e il 57° posto.
CREMONA RIDE 
Complessivamente, le graduatorie pubblicate da Italia Oggi sono ben 95. Inutile esporle per intero: le abbiamo controllate e analizziamo solo quelle in cui Cremona si distingue, nel bene e nel male. Partiamo dai capitoli in cui ec-celle. Ottimo il 10° posto  per tasso di disoccupazione, e il 13° posto per le dispersioni nella rete idrica. Stessa posizione per la densità di piste ciclabili nei capoluoghi e per i posti letto in reparti di oncologia. Scendiamo al 14° posto nella raccolta differenziata nei capoluoghi, nei reati connessi al traffico di stupefacenti e nei percettori di pensioni di basso importo. Conquistiamo addirittura il 5° posto nazionale per disponibilità di aree pedonali nei capoluoghi, mentre siamo in vetta (ma alla pari con altre 20 province) negli omicidi volontari, dato che nel 2018 non se ne sono registrati.
CREMONA PIANGE 
Non siamo competitivi quanto a numero di start-up e pmi innovative (65° posto), ma dove scendiamo nelle 20 ultime posizioni è per concentrazione media annua di NO2, ovvero il biossido di azoto (89° posto), infortuni sul lavoro (89°), morti per tumore (91°), numero di imprese ogni 100mila abitanti (99°), alberghi ogni 100mila abitanti (102°). Il fondo lo tocchiamo sempre in ambito sanitario, e riguarda la concentrazione media annua del famigerato PM10: qui siamo al 106° posto, cioé all’ultimo posto in Italia al fianco di Padova.

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