In un giorno 627 morti, ma Cremona respira

CORONAVIRUS • Nella nostra provincia i casi crescono solo del 4,64% rispetto a giovedì. Tra Milano e Monza la situazione più critica


Vanni Raineri
Un altro venerdì poco rassicurante quello di ieri, anche se dietro le cifre si cela qualche spazio per la speranza.
I dati trasmessi alle canoniche ore 18 della sera hanno mostrato una curva epidemica sempre in rialzo. La crescita è meno esplosiva rispetto a qualche giorno fa, ma rimane preoccupante. Se giovedì i nuovi contagi erano stati 5322, nuovo record, ieri sono saliti a 5986, con una crescita superiore al previsto. Crescono purtroppo in modo considerevole anche i decessi: i morti ieri sono ben 627, quasi il 50% in più rispetto a giovedì. Fortunatamente cresce anche il numero dei dimessi o guariti, ieri quasi 700. Aumenta anche il numero dei pazienti in terapia intensiva: giovedì erano 2257, ieri sera sono saliti a 2498, ed è probabilmente questo il numero che fa temere di più in merito alla capacità del settore sanitario di far fronte all’emergenza.
Il totale dei positivi in Italia è salito in un giorno del 14%, fino a sfiorare quota 40mila, mentre la Lombardia ha visto una salita meno impetuosa, che si è limitata al 12%. Per un giorno dunque va peggio nelle altre regioni italiane rispetto alla già devastata nostra.
Nella grande tabella a destra abbiamo messo i dati degli ultimi tre giorni, evidenziando la differenza tra giovedì e ieri.
Partiamo dalle province lombarde, dove per una volta Cremona prova a respirare, posizionandosi sui dati che Lodi mantiene ormai da quzlche giorno: nelle due province la crescita dei contagiati è di circa il 4,5%. Solo la montana Sondrio si attesta su cifre simili, mentre Brescia, Bergamo, Pavia e Varese vedono i casi aumentati di circa il 10%. Superiore alla media lombarda cresce Como, Mantova si avvicina al 15%, Milano lo supera confermandosi l’area degna di maggior attenzione in questo momento, anche per le dimensioni e la densità abitativa. Cresce moltissimo Lecco (tra il 25 e il 30%), mentre esplode la situazione in Brianza: in provincia di Monza infatti il numero dei positivi è salito del 65%. Al momento dunque Cremona resta la quarta provincia lombarda, ma da un paio di giorni a questa parte la crescita sembra attenuarsi.
Interessante anche la panoramica europea, che mostra come negli altri paesi il coronavirus stia crescendo considerevolmente, oltre la media italiana, che sfiora il 15% (si parla qui di casi totali). La situazione più preoccupante è certamente quella tedesca: la Germania non è solo la nazione più popolosa, ma è anche quella in cui il virus cresce più rapidamente. In un solo giorno infatti i contagi sono saliti da 14481 a 18361, aumentando del 27%. Poco distante il triste exploit del Belgio (mentre è strano il +0,1% della vicina Olanda, ma forse è una questione giornaliera di analisi tamponi), mentre anche la Svizzera vede materializzarsi un preoccupante +25% di contagi in un solo giorno. Al secondo posto nella triste classifica continentale dei contagi c’è la Spagna, che cresce alla stregua dell’Italia, attorno al 15%, con un numero di casi che sfiora ormai quota 20mila. Aumenti superiori del 20% anche per la Francia e la Gran Bretagna, mentre il record giornaliero negativo è della Repubblica Ceca, che fa segnare un +30%.

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