CORONAVIRUS • Secondo due ricerche parallele riprese dal quotidiano francese Le Monde
VANNI RAINERISecondo alcuni recenti studi, il Coronavirus potrebbe infettare direttamente il sistema nervoso centrale. Si tratta di due studi pubblicati quasi simultaneamente, uno sul Journal of Clinical Virologi e uno sul Chemical Neuroscience. Di questi studi si è occupato in settimana tra gli altri il principale quotidiano francese Le Monde. A far scattare il sospetto è stato uno dei sintomi che più spesso si manifesta nei colpiti da Covid-19, vale a dire la perdita dell’olfatto. In pratica ciò mostrerebbe la capacità del virus di infettare il sistema nervoso centrale dei malati, in particolare nella zona del cervello deputata alle funzioni olfattive. Il professor Pierluigi Lopalco, responsabile della struttura di progetto per il Coordinamento delle emergenze epidemiologiche della Regione Puglia, spesso ospite in trasmissioni televisive, ha confermato la possibilità affermando in particolare nella trasmissione di RaiTre Agorà: «Il virus potrebbe attaccare anche il sistema nervoso centrale. Ci sono altri casi, una minoranza, in cui potrebbe presentarsi con sintomi intestinali. Non vorremmo si trattasse di un virus che si nasconde nel corpo e torna a distanza di mesi con infezioni endogene. In questo momento è importante capire quale sia stata la circolazione nascosta del virus, capire quante persone senza sintomi o con pochi sintomi ci siano stati nelle popolazioni colpite. In base a questa proporzione, avremmo un'idea del rischio di rimettere in circolazione soggetti suscettibili al virus».
Secondo Le Monde, il direttore generale della Sanità francese Jérome Salomon già lo scorso 20 marzo ha dichiarato che la perdita olfattiva figura tra i primi sintomi del Covid-19 e che appunto ciò dimostrerebbe la capacità di infettare il sistema nervoso centrale. «Resta molto da comprendere - ha aggiunto la biologa Christine Prat sempre a Le Monde - sull’impatto che possono avere certi virus sul sistema nervoso centrale, che è una zona molto particolare: il sistema immunitario non può operarvi come altrove nell’organismo poiché è costretto a lottare contro l’infezione evitando di distruggere le cellule neurali, che non si rinnovano, o lo fanno molto poco». L’articolo si conclude affermando che è necessario fare indagini approfondite, per meglio comprendere la relazione tra le funzioni cerebrali e il manifestarsi delle difficoltà respiratorie.
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