Bosco Rotary, decolla il progetto

 AMBIENTE • Anche i sindaci Bongiovanni e Gozzi collegati su Zoom. Il 21 marzo la piantumazione

Si prepara ad entrare nel vivo a livello operativo il service “Bosco Rotary”, che prevede la piantumazione di alberi ed essenze in due aree del Casalasco: il Bosco della Colombaia a Martignana di Po e il tunnel degli olmi tra Martignana e Casalmaggiore. Gli 8 club del Gruppo Po impegnati nel service (6 Rotary e 2 Rotaract) hanno fissato in domenica 21 marzo, primo giorno di primavera, la data simbolica in cui si passerà all’azione, con la piantumazione vera e propria che vedrà l’impegno diretto dei soci.
Per illustrare i passi avanti fatti, le tappe e preparare l’evento del 21 marzo, giovedì sera si è tenuto un incontro su Zoom cui erano invitati tutti i soci, e a cui hanno partecipato anche i vertici del Distretto Rotary 2050 (il Governatore Ugo Nichetti, il predecessore Maurizio Mantovani e il successore Sergio Dulio) e i sindaci dei due Comuni interessati, Filippo Bongiovanni e Alessandro Gozzi, i quali hanno salutato i presenti online (poco meno di un centinaio) prima che si entrasse nel merito delle relazioni, gestite da Nedda Brunelli, presidente dell’eclub Nuove Frontiere.
L’introduzione è stata fatta da Cesara Pasini, presidente dell’eclub 2050 e coordinatrice del service, che ha raccontato la genesi del progetto, la motivazione (il 2020 era l’anno internazionale della salute delle piante), le tappe affrontate e quelle a venire. Successivamente Vanni Raineri, presidente del Casalmaggiore Oglio Po, ha illustrato la scelta dei luoghi di intervento, raccontando i primi sopralluoghi fatti in giugno a Motta Baluffi, Torricella del Pizzo e Martignana e i motivi della scelta su quest’ultima area. Dell’operazione di piantumazione ha parlato poi Giovanni Votta, presidente dell’eclub Millenials, entrando nel dettaglio del rapporto con Ersaf, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste che si occupa della gestione e valorizzazione delle ricchezze agroforestali lombarde, tutelando il patrimonio boschivo, le aree naturali protette e la biodiversità, e che metterà a disposizione, in parte gratuitamente, piante ed essenze.
A seguire il professor Riccardo Groppali, Referente Distrettuale per l’Ambiente, ha spiegato l’importanza della siepe nella nostra campagna, oltre che del margine e del bosco, dopo che negli ultimi 40 anni c’è stato un evidente depauperamento che ha condizionato anche la presenza faunistica. Sugli aspetti faunistici nell’area golenale di Martignana di Po si è poi soffermato Simone Balbo, mentre Emanuele Badalotti (giovane agronomo di Ca’ d’Andrea recente vincitore del premio “Mieli di Lombardia”) è intervenuto sugli insetti impolllinatori nell’agroecosistema padano. C’è stato spazio anche per il professor Carlo Stassano, rotariano e presidente Interflumina Èpiù Pomì, il quale ha presentato il progetto Cascina Sereni, che si inserisce proprio a ridosso dell’area di intervento. La conclusione è stata affidata all’assistente del Governatore per il Gruppo Po, Daniel Damia, prima di alcune domande poste dai soci collegati.
Al termine tutti i soci, compresi quelli che vivono lontano dal nostro territorio (gli eclub comprendono soci che risiedono anche all’estero) hanno espresso il più vivo apprezzamento sia per l’iniziativa sia per i luoghi che la ospitano.

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