Arte e web, nuovo binomio nell’era Covid

 Il volume si propone di offrire una riflessione sul rapporto fra la rete e l’arte in questo complesso periodo storico

Novità editoriale in libreria. È uscito, infatti, in questi giorni nella Collana dei Quaderni di Palazzo Duemiglia, promossa dal Centro Pinoni, l’ultimo libro di Simone Fappanni dal titolo “Arte & web nell’era del Covid-19”. Il volume si propone di offrire una riflessione sul rapporto fra la rete e l’arte in questo complesso periodo storico, caratterizzato dall’emergenza pandemica. Il volume sarà presentato oggi alle ore 11 sui social e successivamente alla Fiera del Libro. Scrive Roberta Suzzani nella prefazione: «Vademecum per gli studenti, i critici d’arte e i semplici appassionati, il libro analizza le nuove frontiere dell’arte, quelle legate al mondo della comunicazione multimediale. Muovendosi nell’ambito della filosofia dell’arte - come l’approccio dell’osservatore di fronte ad un’opera d’arte - il volume traspone alcuni dei principali punti cardine presenti all’interno dell’universo Internet. Arte e web, un binomio che sempre più prepotentemente si fa avanti e non manca di suscitare “reazioni”, positive per chi vede nell’arte in rete una risorsa sia espositiva che creativa, negative per chi in questa naturale evoluzione vede una “depravazione” della presunta purezza delle arti figurative…». Il libro, da principio, considera l’arte in rapporto ai concetti di consapevolezza e di rappresentazione che, da quando Internet è entrato ormai a pieno titolo negli strumenti multimediali a disposizione degli artisti, ha generato interrogativi cruciali per una migliore e più consapevole percezione del reale. Mutando i tradizionali concetti di spazio e tempo, o meglio dando a loro una espressione più ampia di quella comunemente intesa, Internet offre la possibilità di apprezzare, da nuove angolazioni, le opere d’arte, siano esse semplicemente “riprodotte” nei siti oppure “ideate” appositamente per essi, favorendo altresì una dilazione del concetto di fruizione che pone seri interrogativi. Scrive l’autore: «Quella della scelta, in quanto il visitatore del sito, che diventa fruitore dell’opera, può scegliere se e come accedere ai contenuti (immagini, suoni ecc.) del lavorocreativo e, secondo indirizzo, di accettare o meno l’invito, quando presente, di contribuire col proprio intervento ad ampliare – e dunque a modificare – l’opera. Siamo dunque di fronte a una vera e propria modalità inedita di fruizione dell’opera d’arte? E se fosse così, quali prospettive future ci sarebbero? Nella seconda parte l’autore ripercorre la reazione del mondo dell’arte alla diffusione del virus: dall’iniziale disorientamento dovuto alla diffusione pandemica del contagio e alla chiusura di ogni spazio espositivo in cui allestire mostre (musei, gallerie, associazioni ed enti), alla “reazione” degli operatori del settore che si sono ingegnati per rendere fruibili, in maniera virtuale, manufatti creativi di ogni genere. Il testo si avvale della copertina dell’artista Claudio Pezzini. Per informazioni: 338 7475657.

 

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