CALCIO SERIE B • L’esempio più eclatante è l’esplosione di Ciofani, che dopo un girone d’andata molto deludente, è diventato il simbolo delle scalata in classifica dei grigiorossi
MATTEO VOLPI
La Cremonese tira il fiato, consapevole di respirare un’aria differente. I grigiorossi torneranno in campo venerdì prossimo per aprire il rush finale di stagione: si ripartirà alle 18 allo Zini contro la capolista Empoli, poi Cosenza (tre giorni dopo, il lunedì di Pasquetta), Pordenone, Monza, Reggina e Chievo, per chiudere (salvo imprevisti dovuti al Covid) nel mese di maggio con Pescara e la trasferta contro la Spal. E la consapevolezza adesso è differente. L’avvicendamento in panchina che ha visto l’arrivo di Fabio Pecchia al posto di Pierpaolo Bisoli ha portato 21 punti in più in classifica, conquistati attraverso il gioco e un ritrovato entusiasmo che ora permette di vedere la luce in fondo al tunnel che porta alla salvezza. Su chi potrà contare il mister per questo percorso finale? Ci sarà bisogno di tutti, risposta semplice. Ma a questo punto della stagione, è lecito fare una valutazione su quali sono stati sin qui i “buoni” e i “cattivi”, escludendo gli infortunati.
Buoni • Bianchetti è stato una certezza sia con Bisoli, sia con Pecchia: solido centrale nei quattro, lo èstato anche con difesa a tre e anche come terzino destro se l’è sempre cavata, stando zitto e facendo il suo. Castagnetti curiosamente accantonato qualchevolta da Bisoli, con Pecchia è stato l’elemento della rinascita. Per proporre gioco serviva passare da lui e dal suo sinistro che, almeno una volta a stagione, regala magie incredibili come quella di Chiavari. Valeri è senza dubbio la sorpresa dell’anno su e giù da quella fascia sinistra. Valzania con la sua incredibile duttilità, marcata più dalla quantità che dalla qualità , Carnesecchi e Bartolomei hanno portato talento e personalità al nuovo corsotargato Pecchia. Ciofani, sì proprio lui. Dopo un girone d’andata ai limiti dell’imbarazzante per uno con il suo curriculum, non si è perso d’animo ed ha contribuito alla rinascita beneficiando di un gioco finalmente più adatto alle sue caratteristiche, ritrovando gol e senso di responsabilità. La sua esperienza servirà nel finale. Baez è un “buono” del quale avremo sicuramente bisogno in modo anche più continuo nel rush finale, così come delle giocate di Gaetano (nella foto) e di un ritrovato Ravanelli là dietro. Colombo? Lo vorremmo vedere di più, perché quando ha giocato è piaciuto e non poco.
Cattivi • Gustafson proprio non convince e con lui in campo tanti tifosi faticano ad essere ottimisti. Da Bonaiuto e Pinato per le potenzialità era lecito attendersi qualcosa in più, così come da Celar (ora gioca meno, ma le possibilità le ha avute, sbagliando anche gol facili). Zortea ha commesso qualche ingenuità di troppo, ma le potenzialità rimangono e siamo sicuri che finirà tra i buoni. Alfonso e Ceravolo sono due tesseramenti al momento onestamente rivedibili.
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