CALCIO SERIE B • Dopo due sconfitte di fila, la squadra di Pecchia non può più sbagliare, a partire dalla sfida di oggi con la Reggina. Poi affronterà Entella e Ascoli
MATTEO VOLPI
Tour de force in zona rossa. Aldilà dei decreti governativi, anche in casa Cremonese continua lo stato di emergenza: non tanto per la pandemia, quanto in termini di punti e classifica. Nei prossimi sette giorni, Ciofani e compagni sono attesi da un altro filotto di tre partite in meno di sette giorni, stavolta di importanza cruciale nella corsa alla salvezza. Tre scontri diretti chiave nella lotta per non retrocedere, a partire da oggi pomeriggio allo Zini contro la Reggiana, per proseguire con le due difficili trasferte di Chiavari contro l’Entella fanalino di coda (martedì alle 16, anziché alle 19) e Ascoli (venerdì alle 21). Dopo due sconfitte consecutive, non ci sono alternative: rialzarsi e riprendere a camminare, anzi a correre per fare più punti possibili. Pecchia, dal canto suo, si trova costretto a gestire al meglio gli effettivi a propria disposizione, soprattutto nel reparto difensivo: Coccolo sarà out fino a fine stagione, mentre rientra a disposizione Terranova e Fiordaliso potrebbe candidarsi come alternativa alcentro Bianchetti, che probabilmente verrà dirottato sulla fascia per sostituire Zortea, che speriamo possa recuperare in tempi brevi dall’infortunio. In attacco Colombo inizia a sgomitare per trovare più spazio e nelle rotazioni dettate dagli impegni ravvicinati, non mancherà il suo apporto, mentre Baez dovrà scontare oggi il turno di squalifica. A differenza dell’ultima gara contro la Salernitana, i grigiorossi si troveranno al cospetto di avversarie con difese tutt’altro che ermetiche (la Reggiana ha incassato 41 reti, 5 in più rispetto a Cremonese e Ascoli e solo 3 in meno dell’Entella, peggior retroguardia del girone) contro le quali finalizzare al meglio la mole di occasioni create con costanza dopo l’arrivo di Pecchia in panchina. Statistiche alla mano, le prossime tre avversarie hanno anche tutte attacchi meno prolifici rispetto ai grigiorossi: con sole 21 reti, l’Ascoli ha fatto peggio anche di Reggiana ed Entella, che con 24 reti sono staccate rispetto alla Cremonese che vanta 30 reti. D’accordo, il calcio non si fa con i numeri, ma se le prestazioni sul campo finora hanno detto questo, è lecito attendersi una Cremo da prova del nove.
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