BASKET SERIE A • Ieri è arrivata la notizia che il coach biancoblu entra nello staff tecnico della Nazionale per il Preolimpico di Belgrado. Ora però la mente è rivolta all’importante match contro Pesaro
FABIO VARESI
L’ottimo lavoro con la Vanoli di Paolo Galbiati non è passato inosservato. Ieri, infatti, è arrivata la notizia che il coach biancoblu (insieme a Piero Bucchi, Riccardo Fois ed Emanuele Molin) fa parte dello staff della Nazionale di Meo Sacchetti che parteciperà al Torneo Preolimpico in programma a Belgrado dal 29 giugno. E’ il giusto riconoscimento delle qualità tecniche ed umane di un allenatore emergente, che ha affrontato con coraggio l’avventura cremonese e che sta ottenendo risultati che vanno ben oltre le più rosee aspettative. Ma avendolo conosciuto bene in questi mesi, non si culla certo sugli allori, perché la strada che porta alla salvezza dellaVanoli è ancora lunga e con tante insidie. Certo che l’atteggiamento mostrato dalla squadra contro Trento, dopo la lunga sosta e in uno scontro diretto per la salvezza, fa ben sperare tutto l’ambiente. Vedere Mian così decisivo (alla sua 113 presenza in biancoblu, record per la società) e Barford (nella foto) subito intregrato nella squadra malgrado pochi allenamenti, rappresentano il valore aggiunto di un gruppo che può raggiungere un obiettivo che appariva molto difficile la scorsa estate. Ora però la Vanoli si deve concentrare sul match con Pesaro di coach Repesa (alle prese con il Covid), rivelazione della stagione, che però si presenta senza Massenat (ancora ai box) e il suo sostituto Gerald Robinson,approdato in Francia. Ma resta un avversario temibile.
Commenti
Posta un commento