Nuovo ospedale e 16,5 milioni per l’Oglio Po

 SANITÀ • La Regione ha deciso: 300 milioni per il nosocomio di Cremona. Casalmaggiore premiata oltre le attese

Che la pandemia abbia modificato radicalmente il nostro approccio alla sanità pubblica è un fatto ormai evidente, reso ancora più visibile dalla decisione di Regione Lombardia, che mercoledì ha approvato pesanti investimenti per il periodo 2021-2028, per un importo complessivo di ben 227 milioni di euro.
Lo ha stabilito la delibera XI/4385, che ha richiamato la legge nazionale che ha destinato 32 miliardi di euro al programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico. La quota riservata alla Regione Lombardia è di circa 2,5 miliardi di euro, cui si aggiungono risorse autonome regionali che portano alla somma complessiva stimabile per il periodo 2021-2028 a circa 4 miliardi di euro.
I 227 milioni cui si accennava in apertura derivano da interventi già finanziati in materia di prevenzione incendi e di adeguamento sismico delle strutture ospedaliere. Di questi, 8 milioni e 331mila euro sono destinati all’Asst di Crema, suddivisi tra l’ospedale di Crema e quello di Rivolta d’Adda. Ben 16 milioni e 631mila euro saranno invece spesi per interventi all’ospedale Oglio Po, suddivisi in due filoni: 10 milioni 793mila euro per lavori di adeguamento antisismico, e altri 5 milioni e 838mila euro per lavori di prevenzione incendi tutti presso il Padiglione monoblocco e tecnologico. Il tutto entro i prossimi 5 anni. Non solo, ma anche nel resto dell’Oglio Po, sia pure in Provincia di Mantova, sono previsti interventi massicci, sia all’ospedale di Bozzolo (11 milioni e 820mila euro) che in quello di Asola (10 milioni e 700mila euro).
L’ospedale Maggiore di Cremona è assente dall’elenco dei destinatari dei fondi, ma per un motivo semplice: entra nell’ultima appendice, quella relativa alla costruzione di nuovi ospedali. La Regione infatti, facendo seguito agli annunci delle scorse settimane, ha inserito ufficialmente il nuovo monoblocco da realizzarsi (entro 8 anni) a Cremona tra quelli da costruire ex novo. Non è indicata la spesa, che sarà attorno ai 300 milioni di euro. Oltre a quello di Cremona, si prevede la realizzazione del nuovo fabbricato Carlo Poma a Mantova (ecco quindi che l’impatto sull’Ats Valpadana è sostanziale), quindi la riorganizzazione del Valtellina, l’ampliamento del Val Camonica, il Padiglione satellite dei Civili di Brescia, il completamento del Padiglione Antonini Rossini del Niguarda, il completamento della sede operativa Areu del Niguarda e altri fabbricati di minore entità. Si aggiunge infine la costruzione di nuovi presidi, del Santi Paolo e Carlo a Milano e l’ospedale di Busto Gallarate.
Se per il nuovo ospedale di Cremona l’attesa è stata soddisfatta, per l’Oglio Po si è andati oltre le aspettative: tempo fa era stato preannunciato il probabile intervento per il rifacimento dell’esterno del nosocomio, per un importo di 5 milioni di euro, invece si è andati ben oltre. A dimostrazione che tra i disastri provocati dalla pandemia, c’è stato anche l’aspetto positivo di aver mostrato l’importanza strategica di un presidio come quello tra Casalmaggiore e Viadana.

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