Un segnale di speranza da Piadena Drizzona

 Presentato il Platina International Festival che parte l’8 marzo con il recital della spagnola Teruel Serrano

Il Platina International Festival riparte e lo fa per dare un segnale di speranza. Dall’8 marzo, con il recital della spagnola Noemi Teruel Serrano - una donna nel giorno della Festa della donna -, fino al prossimo 5 settembre sarà organizzata una serie di dodici concerti di altissimo livello e con artisti internazionali, ai quali si abbina, per i più giovani, il Platina Grand Prize, pure giunto alla seconda edizione. Con il sindaco di Piadena Drizzona, Matteo Guido Priori, era presente anche Gianfranco Tripodi, presidente dell’associazione Colere Anima, che ha parlato di entusiasmo più forte per rispondere a tempi più difficili. «Abbiamo deciso di partire dai giovani, col concorso come prima tappa e tenendo presente che il secondo concerto sarà proprio quello dei premiati - ha detto Tripodi - perché i giovani sono il futuro e, appunto, la speranza. Noi vogliamo ripartire e lo facciamo con la cultura, che spesso viene messa da parte e che invece può davvero, come dice la nostra associazione, nutrire l’anima. Lo sforzo organizzativo è stato importante, ma siamo riusciti ad avere un cartellone variegato e raffinato, che spazia dal Gregoriano, al Barocco, ai grandi autori e che raccoglie firme prestigiose da tutto il mondo. Non solo: nel Grand Prize, nonostante le difficoltà di un concorso non in presenza ma effettuato tramite registrazioni, siamo passati da 34 a 51 iscritti in un solo anno».
A proposito del prestigio che Piadena Drizzona col suo festival può acquisire, si pensi che la mezzosoprano tedesca Eva Wenniges ha scritto sul proprio profilo di essere “onorata di potersi esibire nella Patria della musica”, con riferimento a Cremona e al suo territorio, oltre che ovviamente all’Italia. «Questa è la conferma che anche in Comuni più piccoli rispetto alle metropoli - ha aggiunto il sindaco Priori - si possono organizzare grandi eventi. Piadena Drizzona non è stata dimenticata, basta non volerlo. E il rapporto con Colere Anima, con il Rotary Club di Cremona e con i tanti preziosissimi sponsor, è stato davvero squisito. Abbiamo messo in piedi una macchina da guerra organizzativa: a volte anche Cremona si ricorda di Piadena Drizzona, ripeto: basta volerlo». Il Rotary Club Cremona, che già collabora con il Teatro Ponchielli, stavolta ha scelto Piadena Drizzona come spiega la presidente Elisa Restuccia: «Abbiamo sostenuto non solo questo festival nato da poco, ma anche un’idea, quella di rilanciare l’arte in un momento difficile e di farlo aprendosi all’internazionalità, in un momento in cui tutti ci dicono di stare chiusi in casa. Non vogliamo chiuderci, ma vogliamo elevarci e la musica di grande livello può aiutarci a farlo». Se il Grand Prize si svolge con registrazioni, i concerti del Festival si terranno senza pubblico nella Chiesa di Santa Maria Assunta trasmessi però da TelePiadena (in streaming o sul canale 885), ma non appena si potrà torneranno ad essere in presenza, nel Chiostro dei Gerolamini («probabilmente da metà aprile», si è augurato Priori). A Roberta Bambace, direttrice artistica, ilcompito di presentare il ricco cartellone. «Il nostro è un viaggio ideale nella storia e nei territori della musica: in un momento in cui la cultura sta soffrendo da un anno, senza che nessuno ne prenda le difese, noi ripartiamo da qui. Voglio evidenziare alcuni nomi: ad esempio Maurizio Carnelli darà il via ad un sodalizio importante con il festival italo-coreano che lui stesso cura, mentre il concerto dell’8 marzo “Il tema di Clara”, nel giorno della Festa della donna non solo sarà eseguito da una donna, Noemi Teruel Serrano, ma celebrerà Clara Schumann, moglie di Robert e la più importante pianista del 1800. Voglio poi ricordare che la commissione giudicatrice del Grand Prize è composta esclusivamente da volontari, che sono tutti grandi maestri in arrivo da Conservatori di tutta Italia e d’Europa, che hanno deciso di spendersi - senza alcun rimborso - per i nostri giovani partecipanti e per dare loro un’occasione di crescita. Li ringrazio uno ad uno: Anna Calabretta, Gianfranco Carlascio, Alessandra Floresta, Giacomo Invernizzi, Luca Magni, Paolo Marchese, Gianluigi Mutti, Paolo Rinaldi e Luca Truffelli”.

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