La Costituzione in Comune L’esempio di Desenzano

 PRIMO PIANO • Un pannello contenente l’intero testo posizionato nel Municipio gardesano. Il plauso dello storico Perfetti

Vanni Raineri

La Costituzione è un patrimonio che abbiamo in comune? Bene, e io la metto in Comune.
Semplifichiamo così un’iniziativa tanto singolare quanto encomiabile che parte da Desenzano del Garda. Qui un gruppo di persone ha unito la comune appartenenza rotariana con le rispettive attività professionali confezionando un progetto che nella vicina provincia di Brescia ha suscitato una vasta e giustificata eco.
Diciamo subito di cosa si tratta. Un pannello serigrafico riportante l’intero testo della Costituzione è stato posizionato nella sala d’attesa dell’ufficio anagrafe di Desenzano, con l’obiettivo di poter essere fruibile dal maggior numero di persone. D’altra parte cosa meglio della sala di attesa dell’ufficio in cui bene o male ognuno di noi deve spesso rivolgersi per le proprie pratiche?
L’idea nasce da Vittorio Bertoni, coordinatore per il Rotary della commissione immagine e pubbliche relazioni, professionalmente giornalista ed editore, titolare della casa editrice Publisher. È stata sviluppata con la collaborazione di Marco Gnesotto, per il Rotary assistente del Governatore, di lavoro responsabile del Centro Serigrafico di Castenedolo, il quale ha realizzato il manufatto. Che è stato posato nel Comune in cui assessore è Pietro Avanzi, che è anche presidente del Rotary Club Salò e Desenzano, il secondo più antico di Brescia dopo quello del capoluogo. Ecco quindi che dal Rotary parte un’azione che ha ricadute nella società civile, un’operazione di per sé semplice (e poco costosa) ma che assume un significato di rilievo, che si spera possa essere imitato da altre amministrazioni comunali.
E non solo, come ci spiega Bertoni: «L’idea è nata un paio di anni fa, dopo essermi appassionato a sentire Benigni raccontare la “Costituzione più bella del mondo”. In una delle disposizioni finali c’è un passaggio che prevedeva che, in quel 1948, una copia della Costituzione fosse portata in ciascun comune italiano per divulgarla. La cosa mi ha incuriosito, in quanto mai ne ho vista una copia nei comuni: da lì l’idea di creare uno strumento semplice e gradevole per far conoscere la legge fondamentale del nostro Stato. So che nessuno si metterà a leggere l’intero testo, ma l’obiettivo è di incuriosire, stimolare l’attenzione di persone di diverse età ed etnie. Per un po’ di tempo l’idea è rimasta nel cassetto in attesa dell’ultima revisione costituzionale sul taglio del numero di parlamentari, quindi ho aggiornato il documento. Ad ispirarmi è stata anche la decisione di riportare l’educazione civica nelle scuole. Il nome è “la Costituzione in Comune” dove comune può anche avere la lettera minuscola, inteso come comunità. Spero l’idea abbia un seguito e non solo limitato ai comuni. Credo sia auspicabile averlo anche nelle scuole».
Il pannello, grande 100x150 cm, è in plexiglass serigrafato e appeso con distanziali alla parete.
Pietro Avanzi è l’assessore che ha raccolto l’idea: «È nata in ambito rotariano da Bertoni e Gnesotto - afferma - e noi, che siamo in un certo senso la capitale del lago, ci siamo proposti come Comune capofila. Il Club ha donato il pannello al Municipio e spero che altri ci imitino (anche uffici pubblici di altro tipo). La scelta iniziale era quella di posizionarlo nella sala consigliare, ma abbiamo optato per la massima fruizione da parte dei cittadini».
Il progetto “La Costituzione in Comune” ha ricevuto anche il plauso del professor Francesco Perfetti, che del RC Salò e Desenzano è socio onorario, e che è intervenuto martedì in una conviviale via Zoom dedicata proprio alla Costituzione. «Faccio parte del comitato nazionale celebrazione grandi eventi - ha detto Perfetti, docente di storia contemporanea alla Luiss-Guido Carlo di Roma, già capo del Servizio Storico del Ministero degli Affari Esteri, editorialista su diverse testate e consulente di RaiCultura - e alcuni anni fa, in occasione del 70° anniversario della Costituzione, organizzammo iniziative nelle principali città italiane per valorizzarne il ricordo. Trovo che questa sia un’iniziativa dal forte valore civico».
Poi Perfetti ha iniziato la sua relazione, basata soprattutto sulla genesi della Carta, dall’Assemblea Costituente alle grandi battaglie a suon di emendamenti nel corso delle 170 sedute dedicate alla discussione. Così Meuccio Ruini, presidente della cosiddetta “Commissione dei 75” incaricata di redigere il testo, racconta nei suoi ricordi: «Avevamo la sensazione che qualcosa di superiore unisse tutti noi, e ci spingesse al di là delle diversità politiche verso lo sforzo comune di scrivere la Carta del nostro paese». Una Costituzione che dunque ebbe gestazione non semplice, frutto di compromessi e mediazioni soprattutto tra i tre principali partiti: Dc, Psi e Pci. Il professore poi ha illustrato le tante modifiche, ed ha auspicato una revisione profonda: «Un tema che oggi torna di attualità. Sono molti ancora i punti inattuati, dalla collaborazione dei lavoratori alla gestione aziendale alla regolamentazione giuridica di sindacati e partiti politici. Oggi si parla di superamento del bicameralismo, di rafforzamento dell’esecutivo, del vincolo di mandato, dei poteri del Presidente della Repubblica ed altri temi che periodicamente tornano di attualità. La nostra Costituzione è una delle più equilibrate, ma l’unico modo corretto per intervenire in maniera organica e non episodica consiste nel modificare l’articolo che disciplina gli interventi di modifica, creando una nuova assemblea costituente».

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