Tariffa puntuale Cosa cambia?

 RIFIUTI • Perplessità per la scelta del Comune di Cremona. Ma da Casalmaggiore Bongiovanni tranquillizza: «Benefici notevoli»

Benedetta Fornasari

Riduzione dell’impatto ambientale e risparmio economico. Con questi obiettivi il Comune di Cremona introdurrà in via sperimentale la Tariffa puntuale, il sistema di raccolta dei rifiuti indifferenziati (solo la frazione del secco) in collaborazione con Linea Gestioni, che prevede l’utilizzo di sacchi-contenitori di colore azzurro dalla capacità di 60 litri e dotati di un dispositivo, denominato tag, con all’interno un microchip per associare la reale quantità di rifiuto all’utenza. Sarà così applicata una tariffa proporzionale basata sul criterio di una maggiore differenziazione, minore produzione di secco e riduzione della tassazione (“meno inquini, meno paghi”) con effetti sul calcolo della Tari che prevederà il mantenimento di una quota fissa, determinata dalla superficie dell’immobile e, per le utenze domestiche, dal numero degli abitanti, associata a una parte variabile calcolata sul numero di sacchi conferiti. Dal 1° settembre partirà la misurazione per poi introdurre ufficialmente il nuovo metodo di raccolta dal 1° gennaio 2023. Il percorso della tariffa puntuale suscita una serie di perplessità in termini di effettivi vantaggi economici e pratici per le famiglie (i sacchi devono essere esposti per il ritiro soltanto se pieni) e per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti, con il timore che questa pratica incivile e irresponsabile possa essere “incentivata” o quantomeno cavalcata dai soliti furbetti.
L’Amministrazione comunale di Casalmaggiore è stata tra le prime nella provincia di Cremona a introdurre la tariffa puntuale, un sistema ormai rodato negli anni e gestito in modo efficiente al punto che Filippo Bongiovanni, sindaco di Casalmaggiore, si dichiara soddisfatto dei risultati conseguiti.
Casalmaggiore ormai da sette anni ha adottato il sistema di raccolta puntuale dei rifiuti indifferenziati. Quali sono i benefici?
«Dal 2014 il Comune di Casalmaggiore ha introdotto la raccolta puntuale del secco sulla base del numero degli svuotamenti. I benefici ambientali sono stati notevoli: la riduzione dell’indifferenziata, tra il 2013 e il 2019, è stata superiore al 31%. La raccolta differenziata è passata subito dal 72% al 77% e oggi siamo al 79%. Il recupero della plastica è aumentato del 66%. Dobbiamo quindi essere soddisfatti perché abbiamo compartecipato ad avere un mondo più pulito.
Economicamente siamo sostanzialmente in pareggio, perché il passaggio alla tariffa puntuale non fa risparmiare in quanto ci sono costi di gestione importanti, ma si ottengono risparmi a livello di smaltimento in discarica o incenerimento. Se quantificassimo i benefici ambientali, anche in termini economici, saremmo in ampio attivo».
L’introduzione di una tariffa proporzionale alla quantità di rifiuto prodotto, metodo di per sé virtuoso e premiante, potrebbe al contrario favorire le azioni di smaltimento illegale?
«Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti è sempre stato presente e non è aumentato con la raccolta puntuale. La maggior parte dei rifiuti abbandonati è opera di chi non vuole praticare la raccolta differenziata, che a Casalmaggiore abbiamo introdotto nel 2006, o perché proviene da luoghi nei quali non avviene la raccolta dei rifiuti mantenendo così le usanze del paese d’origine. Casalasca Servizi, società che si occupa della raccolta dei rifiuti nei comuni del Casalasco e in parte del Cremonese, al fine di monitorare la situazione utilizza dei parametri standard sotto i quali se si evidenzia un mancato conferimento dell’indifferenziato si cerca di capirne la motivazione e, nel caso di accertamento di irregolarità, viene applicato il relativo pagamento del massimo tariffario anziché del minimo. Le segnalazioni di abbandoni sono più o meno le stesse negli ultimi 6 anni e si attestano annualmente a circa 20/30 trasgressori identificati e multati. A livello di prevenzione abbiamo acquistato foto-trappole per contrastare la pratica di smaltimento illegale dei rifiuti e gli agenti di Polizia Locale possono inoltre controllare il materiale abbandonato per risalire al proprietario».
Come è stata accolta dai cittadini la tariffa puntuale?
«Nel nostro comune utilizziamo bidoni da 40 litri che devono essere riempiti totalmente prima dell’esposizione per il ritiro settimanale. Non abbiamo rilevato problemi nella gestione del servizio e i cittadini hanno accolto bene il nuovo sistema, anche perché Casalasca Servizi passa a ritirare direttamente davanti alle case. Diversamente fu critico il passaggio alla raccolta differenziata avvenuto nel 2006, quando si tolsero i cassonetti e le campane per la città e peraltro per le famiglie aumentò la tassa anche del 100%.
I cittadini in questi anni si sono adattati e hanno imparato a capire che, per pagare un po’ meno la tariffa, il contenitore va riempito tutto prima di conferirlo».
Ritiene che la raccolta puntuale porti realmente a un calcolo più equo della tariffa, oltre ad aumentare il riciclo e diminuire la produzione di rifiuti?
«Sì, il calcolo della tariffa è più equo in generale anche se non è più equo in assoluto, perché i parametri applicati tra aziende e famiglie sono diversi e non comparabili. Sicuramente è aumentato il riciclo mentre la produzione totale di rifiuti è dettata più dalla crisi di consumi, e varia di anno in anno, ma si riscontra certamente un miglioramento della differenziazione del secco».

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