Il centenario della Festa della Donna

12 marzo 1922 • Per la prima volta si celebra la Giornata in Italia


(v.r.) Per anni l’abbiamo chiamata tutti festa della donna, ultimamente le abbiamo riconsegnato il nome con cui era stata creata: la giornata internazionale per i diritti della donna. Non basta donare la mimosa accompagnandola con baci e abbracci che tra l’altro sono vietati per Covid. Se alla donna il calendario dedica una giornata e per l’uomo no, è perché ancora oggi, a distanza di 100 anni da quell’idea, il cammino da percorrere per la parità di genere è ancora lungo, anche se di passi avanti ne sono stati certamente fatti. Più che un motivo di festa, quindi, è un motivo di riflessione.

Dicevamo 100 anni: è proprio nel 1922 che la giornata è stata istituita, e proprio nella giornata odierna. Come, il 12 marzo e non l’8, vi chiederete? Esatto. Questo perché inizialmente in Italia veniva celebrata la domenica successiva all’8 marzo, che nel 1922 cadeva proprio il giorno 12.

In realtà le radici della festa sono antecedenti di alcuni anni, precisamente risalgono al 1909, quando furono gli Stati Uniti a celebrare per primi la ricorrenza. Seguirono poi alcuni paesi europei, e l’Italia appunto nel ’22.

Fu il Congresso dell’Internazionale Socialista del 1907, cui parteciparono tra gli altri Lenin e Rosa Luxemburg, a chiedere il suffragio universale delle donne, mentre un’analoga richiesta veniva portata avanti dalle “donne borghesi”. Per iniziativa del Partito Socialista americano, la prima giornata finalizzata a chiedere l’eliminazione delle grandi differenze di salario e orario di lavoro fu celebrata il 23 febbraio 1909. In alcuni paesi europei la giornata fu istituita nel 1911 ma spostata al 19 marzo, data in cui, nel 1848, il re di Prussia promise il voto alle donne. La Francia optò per il 18 marzo, ricorrenza della Comune di Parigi. In Italia fu il Pci a istituire la giornata, scegliendo l’8 marzo che coincide con l’inizio della Rivoluzione russa di febbraio, alla quale un contributo importante venne proprio dalle donne. Priva di fondamento la tradizione che vuole il ricordo dell’8 marzo legato alla morte di oltre 100 operaie nel rogo di un edificio di New York, che avvenne sì, ma in diversa data. In Italia la festa fu interrotta in epoca fascista per riprendere dopo la Liberazione.

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