INFRASTRUTTURE • Presentato il progetto: tre campate da 135 metri, pista ciclabile sul lato nord
Dopo l’approvazione in linea tecnica, da parte della Provincia di Parma, il 17 febbraio scorso, lunedì c’è stato un altro passo avanti significativo per il nuovo ponte sul Po di Colorno-Casalmaggiore.
«Abbiamo individuato la soluzione progettuale migliore e più conveniente, in termini di costi e soprattutto di manutenzione, e l’abbiamo presentata alle istituzioni coinvolte – ha spiegato il Presidente della Provincia di Parma Andrea Massari -. Si è trattato di un incontro tecnico, a breve una presentazione pubblica».
Alla presentazione, presso il Municipio di Colorno, hanno partecipato: i sindaci di Colorno Cristian Stocchi e di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, l’assessore alla Viabilità della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini con i suoi tecnici, l’onorevole Luciano Pizzetticomponente della Commissione Infrastrutture e Trasporti della Camera, il Delegato alla Viabilità della Provincia di Cremona Matteo Giordani, con i suoi tecnici, l’ing. Emira Lanari della Regione Lombardia, il Delegato alla Viabilità della Provincia di Parma Giovanni Bertocchi con gli ing. Gianpaolo Monteverdi ed Elisa Botta e l’ing. Paolo Galli che ha illustrato le scelte progettuali, delegato dal progettista professor Malerba.
Venendo al contenuto del progetto, si prevede per l’attraversamento della parte in acqua la costruzione di un ponte ad arco, con 3 campate da 135 metri.
L’attraversamento fluviale sarà completato con 800 metri in area golenale.
La sezione stradale del ponte sarà di circa 5 metri più larga della sezione attuale. Questo consentirà l’inserimento di una pista ciclabile, collocata sul lato nord del ponte.
La nuova costruzione sarà adeguata alle istruzioni impartite da Aipo, ente gestore delle acque; la parte inferiore dell’impalcato sarà collocata un metro e mezzo più in alto rispetto alla nuova sezione idraulica.
La nuova opera sarà costruita a fianco del ponte attuale, che dovrà necessariamente rimanere in esercizio fino alla conclusione dei lavori, dopo di che il vecchio ponte verrà demolito. Il transito tra Lombardia ed Emilia Romagna non verrà quindi mai interrotto.
A questo primo studio seguirà la gara per affidare l’incarico di progettazione di fattibilità vera e propria.
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