Le Monadi biologiche per viversi l’arte

LIBRI E DINTORNI • Il libro del 2001 e l’evento-mostra tra la Libreria del Convegno e il negozio Cose, tra arte concettuale e contaminazione


Alessandro Zontini
Nel mese di marzo 2014 è stata venduta sulla piattaforma Ebay, alla cifra - oggi incomprensibile - di 92,00 euro una copia conservata molto bene (seppur in parte umiliata da una brutta ricopertinatura non coeva) di un libro molto particolare. Si trattava della seconda edizione di “Contemplazione” di Arturo Martini (1936), considerato il primo libro di arte concettuale al mondo. Il volume venne concepito dal suo autore nel 1918 e fu stampato a Faenza in sole 40 copie presso la tipografia dei fratelli Lega. Una seconda edizione (quella venduta nel 2014) fu stampata a Milano nel 1936 presso la tipografia Vera e di questa seconda stampa non è nota la tiratura. Trattasi di una brossura editoriale di 80 pagine in sedicesimo illustrata da una quarantina di xilografie a pagina piena. Una sola dicitura lo contraddistingue: “Se tvtte le cose diventassero verdi ancora gli vomini le chiamerebbero: alberi”. Il volume è indubbiamente una rara meraviglia bibliografica del ‘900 e, per chi desiderasse esibirlo traendolo dalla propria libreria dopo una cena tra amici, era possibile acquistarne una copia, in vendita circa un mese fa e proposta da una celebre e rinomata libreria per la somma, non certamente modica, di tredicimilacinquecento/00 euro (esatto 13.500,00…). Colui che fosse momentaneamente sprovvisto della predetta somma ma che volesse ugualmente esibire un bel libro d’artista può affrontare la spesa di 30,00 euro (oltre alla spedizione) ed aggiudicarsi “Monadi biologiche” di Ayaki Aron Hortz. Monadi, stampato a Cremona nel settembre dell’anno 2001 dalla Linograf snc, è il frutto dell’unione di una piccola pattuglia di intraprendenti giovani imprenditori che vollero, in quell’anno che ancora non lasciava presagire le crisi del 2008, del 2011 e del Covid-19, affrontare e realizzare un gioco artistico di alto livello. Il libro “Monadi biologiche”, i cui diritti di pubblicazione sono di competenza della “Libreria del Convegno” di Cremona, è un libro d’arte che racchiude circa 150 disegni in bianco e nero dell’artista Ayaki Aron Hortz. Ad accessoriare il volume una “shopper-poster” lunga un metro, giocosa sperimentazione fine a sé stessa e di disagevole impiego pratico. Ma l’arte non deve essere pratica bensì deve muovere le idee e sollecitare le coscienze. Ecco, quindi, che la borsa-poster assurge al ruolo di puro oggetto fisico nella sua realizzazione ma metafisico rispetto alla sua funzione originaria.
L’idea dell’evento fu di un manipolo di giovani intraprendenti e dall’originale piglio tra i quali Mario Feraboli che, nel 2001, gestiva, con la sorella Laura, la storica “Libreria del Convegno”, Elisabetta Giannini nota imprenditrice del settore della moda e che conduce da tempo il negozio “Cose” e Valentina Mauri, altra bravissima imprenditrice cremonese, nel settore della grafica, di cui si vogliono riportare fedelmente le parole ad illustrare l’evento-mostra: “Se da Monadi Biologiche ci si aspetta una mostra in senso usuale, in cui poter contemplare un quadro o una scultura, si rimane inevitabilmente disorientati. L’antidoto contro questo primo momento d’incomprensione è uscire dal ruolo di spettatore, indossare la shopper-poster lunga un metro e prendere attiva parte alla multiforme contaminazione, artistica e mediatica, messa in atto dalle Monadi. Così dalla Libreria del Convegno a Cose, e viceversa, si possono intraprendere molteplici percorsi di partecipazione all’evento, giocando al riconoscimento gestaltico delle forme piuttosto che alla loro reinterpretazione.
Ogni monade è un seme, pura forma che racchiude una storia in attesa di essere raccontata o ascoltata. Vademecum di questo viaggio è il libro-oggetto, in cui una dopo l’altra le monadi affermano la propria identità, lasciando l’ombra del proprio passaggio, e preannunciandosi in trasparenza, in un continuo sovrapporsi. Seguendo e partecipando al loro sviluppo le si vede, nel video, muoversi dopo aver raggiunto la terza dimensione; nell’istallazione aerea ripetersi lungo una base di dieci metri; ed infine spandersi su oggetti di uso quotidiano, sempre rigorosamente nere su fondo bianco. Il loro silenzioso e seducente richiamo, si fa irresistibile ed alla fine risulta quasi impossibile non restarne contaminati. Di questo sono ben consapevoli tutte le persone che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, quelle persone che per prime hanno voluto essere biologicamente contagiate, comprendendo che viversi l’arte è molto meglio che starla a guardare. Elisabetta Giannini (Cose), Mario Feraboli (Libreria del Convegno), Lorenza Milanesi (Videonespoli), Andrea Brauzzi (realizzazione video), Carlos Quintero (consulenza grafica e slide show), Federico Montella (atmosfere musicali), Giorgio Frassi (allestimenti), Toni Aventino (pubbliche relazioni): grazie a loro dal 29 settembre al 20 ottobre a Cremona, le Monadi Biologiche di Ayaki Aron Hortz hanno dato vita alla loro installazione, fatta di opere su persone. Ringrazio inoltre tutti gli artigiani che, con ingegno e pazienza, hanno seguito la produzione dei singoli pezzi, in particolare Luciano Mauri e Sergio Sarti, le cui competenze hanno permesso la rappresentazione di questa mostra fuori formato”. Qualche copia superstite, per chi s’affrettasse, è ancora reperibile presso la “Libreria del Convegno” di corso Campi n. 72.
Nella Cremona del 2001 si poteva ancora osare con intraprendenza, avanguardia, creatività, coniugando l’arte, l’imprenditoria ed il commercio per creare un originale e stupendo libro di arte. Chissà che qualche raggio di sole non torni presto a splendere.

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