La Cremo sfida anche la Dea bendata

CALCIO SERIE A • Dopo aver mosso finalmente la classifica, i grigiorossi sono attesi domani all’ora di pranzo da un impegno difficile contro un’Atalanta lanciatissima


FABIO VARESI - MATTEO VOLPI
Per la serie, gli esami non finiscono mai, la Cremo è costretta a fare visita a una lanciatissima Atalanta, che un po’ a sorpresa, ma con merito si trova da sola al comando della classifica. Un altro incontro proibitivo in questo inizio di campionato davvero difficile per la squadra di Alvini, che ha racimolato un solo punto. Almeno contro il Sassuolo, i grigiorossi non hanno subìto gol, ma in fase realizzativa non ci siamo ancora. Dessers e Okereke mostrano buone qualità, ma fanno fatica a sfruttare le poche occasioni a disposizione e in serie A la Cremo non se lo può permettere. Non resta che confidare nel lavoro dell’allenatore e attendere l’inserimento dei nuovi, che sulla carta dovrebbero alzare il livello della squadra. «È stato un mercato nel quale ci siamo tuffati con coraggio e intensità. A questi livelli, per una neopromossa, è inevitabile puntare sul mercato internazionale e devo dire che abbiamo trovato molti estimatori del progetto Cremonese, della proprietà e della società », ha affermato in settimana il direttore sportivo Simone Giacchetta. Tradotto, in breve tempo dovranno trovare spazio Hendry in difesa e Felix in attacco, mentre a Bergamo è previsto l’esordio in mezzo al campo di Meité. Il resto dovrebbe restare immutato rispetto all’ultimo turno, con Chiriches a comandare una difesa a tre che sembra dare maggiori garanzie rispetto alle prime giornate. Di fronte, una squadra che ha il morale alto e che non avendo l’impegno europeo, arriva in perfette condizioni atletiche alle sfide di campionato. Malgrado l’assenza degli infortunati Zapata e Muriel (anche se quest’ultimo cercherà di esserci almeno in panchina), l’Atalanta resta molto pericolosa con il giovane e interessante danese Højlund, supportato dal talento di due tra Lookman, Ederson e Malinovskyi. Ma attenzione agli inserimenti di Koopmeiners (già a segno 4 volte) e allo strapotere sulla fascia di Soppy. In poche parole, una trasferta sulla carta complicata, ma che va giocata con coraggio e senza sentirsi battuti in partenza. Per la cronaca, l’ultima sfida a Bergamo in serie A si giocò il 3 marzo 1996 e finì 1-1. Sulle panchine sedevano due miti come Mondonico e Simoni.

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