Calcio Qatar 2022 - L’argentino è molto più in forma rispetto alla finale di otto anni fa, mentre il francese insegue uno storico bis mondiale a soli 24 anni
FABIO VARESI
Tutto o niente. In 90 minuti o forse più. Erano due dei quattro giocatori più attesi e dopo aver perso per strada Neymar e Cristiano Ronaldo, sono i numeri dieci Lionel Messi e Kylian Mbappé a giocarsi il titolo mondiale e la scarpa d’oro di miglior realizzatore del torneo. Compagni di squadre nel tridente dei sogni nel Psg, domani si sfidano in Qatar per regalare un sogno alle proprie nazioni. Il francese a 24 anni ha già in bacheca la coppa del mondo conquistata nel 2018, mentre l’argentino la insegue dal 2006, tanto da diventare un’ossessione. Otto anni fa in Brasile la troppa pressione fece un brutto scherzo a Messi, che rispetto ad allora sembra diventato il condottiero che assomiglia tanto al Maradona del 1986. Se domani nel tardo pomeriggio riuscirà ad alzare la coppa, potrà dire di aver vinto davvero tutto in una carriera, che indipendentemente dall’esito della finale, resta comunque leggendaria. Il pronostico è sicuramente incerto, visto che molti ritengono la Francia più forte, ma con Inghilterra e Marocco non lo ha certo dimostrato ed anzi nei quarti possiamo dire che le è andata bene. L’Argentina, invece, dopo l’esordio shock con l’Arabia Saudita, è andata in crescendo grazie alle giocate del suo capitano e con la Croazia è davvero piaciuta. Del resto, l’Albiceleste è campione del Sud America in carica e da quando è stata affidata a Scaloni, non ha sbagliato un colpo. Il ct è stato bravo a gettare nella mischia i giovani Enzo Fernandez e Julian Alvarez, che hanno contribuito alla svolta della squadra, solida in tutti i reparti e con un Messi in più. La Francia, invece, paga le assenze di Pogba, Kanté e soprattutto Benzema, anche se Giroud lo ha sostituito degnamente. L’uomo in più di Deschamps è Antoine Griezmann, diventato un centrocampista con i fiocchi, poi ci sono le accelerazioni di Mbappé e il recupero di due pedine importanti come Rabiot e Upamecano, colpiti da un virus influenzare che li ha messi ko con il Marocco. In ogni caso, si annuncia una sfida tutta da vedere, che completa un Mondiale molto positivo, malgrado le tante perplessità della vigilia. In attesa del gran finale di domani, gli appassionati possono gustarsi oggi la finalina: di fronte la bella favola Marocco e una Croazia che ha fatto tanta strada, ma con una sola vittoria con il modesto Canada, complice una sterilità offensiva poco degna di una semifinalista mondiale. Anche in questo caso il pronostico è incerto e a vincere sarà chi ha ancora energie da spendere.
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