Giovani alla ribalta con “Parole in libertà”

CONCORSO LETTERARIO La manifestazione è andata in scena alla Società Filodrammatici


Alessandro Zontini

Tra i tanti luoghi comuni imperanti nella nostra quotidianità, la tendenza a descrivere i giovani come abulici, indolenti, superficiali, privi di interessi. Talvolta, purtroppo, è proprio così, ma per fortuna non è sempre così. Accade che per impulso di un singolo o per il fortunato incontro di un piccolo manipolo, si creino delle occasioni feconde che dimostrano come anche i giovani che, nell’immaginario comune, son dediti a passatempi online e ad altri svaghi inutili, siano capaci di ribaltare la predetta banalizzazione dimostrando amore per l’arte e la bellezza. Anche per incentivare questa nobile, ma non troppo diffusa propensione, la Società Filodrammatica Cremonese, per il tramite del suo presidente Giorgio Mantovani, che da anni è attento non solo a proporre grandi eventi, ma anche ad individuare realtà minori e poco note ma meritevoli di essere conosciute ed apprezzate, ha voluto ospitare l’edizione 2024 del concorso letterario giovanile “Parole in libertà”. Giunta al suo secondo appuntamento, la manifestazione organizzata dalla Società dei Militi, l’intraprendente associazione culturale giovanile cremonese capitanata da Giulio Solzi Gaboardi, da qualche anno è dedita alla diffusione della cultura e ad offrire spazi di confronto tra i giovani soci ed i semplici appassionati. Dopo l’appuntamento dello scorso anno, dedicato a Gabriele D’Annunzio, la manifestazione è stata, a 700 anni dalla sua scomparsa, un tributo a Marco Polo e che ha visto cimentarsi nella nobile arte della poesia e della prosa un determinatissimo gruppo di giovani che hanno voluto, spesso in modo inusitato e personalissimo, interpretare la vita e la vicenda storica del viaggiatore veneziano. Lo scorso 23 marzo, come accennato, la Società Filodrammatica Cremonese, nella sua sala delle conferenze gremita di appassionati e curiosi, ha ospitato l’evento in occasione del quale i concorrenti dovevano presentare un monologo, un racconto o una poesia ispirati alla frase pronuncia- ta da Marco Polo sul letto di morte: “Non ho scritto neppure metà delle cose che ho visto”. La serata, introdotta da Guido Damini, storico e divulgatore, speaker di Radio- Deejay e resa possibile grazie al contributo e al mecenatismo di Nadia Bragalini e della G&G Pet Food, azienda leader nella produzione e nel commercio degli alimenti per piccoli animali, ha visto susseguir- si la lettura di “Neppure la metà”, racconto di Erica Biazzi, “Non mi ritenevo degno”, racconto di Davide Pagliari, “Però ho viaggiato quasi quanto Cristo”, poesia di Leon Allegri, “Il dolore dei miei ricordi”, poesia di Daouda Yarbanga, “Non ho scritto neppure metà delle cose che ho visto”, monologo di Aurora Fappani, “Non ho scorto nemmeno il labile sospiro”, poesia di Andrea Gennari, “L'ultimo folle viaggio”, racconto di Filippo Pietro Castana, “La ragione di viaggiare”, poesia di Carlo Alberto Chiavegato, “Parole di un obiettivo rotto”, racconto di Teodora Compiani, “Adagio”, poesia di Jennifer Rastelli, “Io rappresento un inno al dolore umano”, poesia di Federico Falappi, “Dove nessuno si era mai spinto”, monologo di Archi- mede Enrico Favini, “Bruma d'oltreoceano”, poesia di Jacopo Galati, “Colonne d'Ercole”, poesia di Silvia Andrea Russo, “Ulisse”, monologo di Simone Parizzi e di “Mondi infiniti”, monologo di Lorenzo Isernia. I giurati Filippo Raglio, Claudio Ardigò, Beppe Arena e Giulio Solzi Gaboardi hanno, alla fine della serata reso la classifica finale: al 1o posto Jennifer Rastelli, al 2o Archimede Favini e al 3o Simone Parizzi. Menzioni speciali per Jacopo Galati, miglior poesia e per Silvia Russo, miglior recitazione. Jennifer Rastelli e Silvia Russo sono allieve del regi- sta Giuseppe Arena della Filodrammatica. Un motivo d'orgoglio per la Filodrammatica, per il presidente Giorgio Mantovani e per i soci tutti.


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