E' scomparsa nel nulla. L'ultima traccia: una ricerca in rete sui treni da Napoli a Brescia.
Negli ultimi tempi era cambiata Rosa: da ragazza solare e sempre allegra, era diventata riservata cambiando modo di vita e iniziando un percorso si islamizzazione fino ad assumere uno stile di vita tipico di una donna musulmana.
Tutto questo dopo aver conosciuto, un paio di anni fa in una chat, un giovane pakistano, molto più grande di lei e residente nel bresciano. Inizialmente le autorità inquirenti avevano ritenuto che si trattasse di un allontanamento volontario della minorenne, adesso, il Il gip del Tribunale di Napoli, Giovanna Cervo, ha ordinato la riapertura delle indagini e ha ordinato al pm di iscrivere nel registro degli indagati Alì Qasib, il cittadino pakistano con cui la ragazza era in contatto. Il sospetto è che Qasib abbia indotto la ragazza a fuggire magari anche dietro minacce. Il giudice ha ordinato di indagare anche se la ragazzina possa essere stata usata per scambi di foto a contenuto pedopornografico, e di sentire come testimoni la famiglia e gli amici di Rosa, di sottoporre a perizia i computer per analizzare i profili social. Il gip ha disposto anche i l’acquisizione dei filmati della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, che si è occupata del caso intervistando anche il padre del pakistano.
Negli ultimi tempi era cambiata Rosa: da ragazza solare e sempre allegra, era diventata riservata cambiando modo di vita e iniziando un percorso si islamizzazione fino ad assumere uno stile di vita tipico di una donna musulmana.
Tutto questo dopo aver conosciuto, un paio di anni fa in una chat, un giovane pakistano, molto più grande di lei e residente nel bresciano. Inizialmente le autorità inquirenti avevano ritenuto che si trattasse di un allontanamento volontario della minorenne, adesso, il Il gip del Tribunale di Napoli, Giovanna Cervo, ha ordinato la riapertura delle indagini e ha ordinato al pm di iscrivere nel registro degli indagati Alì Qasib, il cittadino pakistano con cui la ragazza era in contatto. Il sospetto è che Qasib abbia indotto la ragazza a fuggire magari anche dietro minacce. Il giudice ha ordinato di indagare anche se la ragazzina possa essere stata usata per scambi di foto a contenuto pedopornografico, e di sentire come testimoni la famiglia e gli amici di Rosa, di sottoporre a perizia i computer per analizzare i profili social. Il gip ha disposto anche i l’acquisizione dei filmati della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, che si è occupata del caso intervistando anche il padre del pakistano.
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