Agostino Straulino, nato a Lussinpiccolo in Croazia, è stato un velista e ammiraglio italiano, una delle figure leggendarie della vela italiana e orgoglio della marineria italiana.
Entrò nel 1934 all'Accademia navale di Livorno come allievo ufficiale di complemento del Corpo di stato maggiore. Durante la seconda guerra mondiale si distinse in operazioni temerarie e coraggiose. Nella carriera militare raggiunse il grado di contrammiraglio.
Finita la guerra ebbe un grave incidente: nel corso dei lavori di sminamento nel golfo di Taranto, un ordigno bellico gli esplose vicino e lo rese quasi cieco. La vista, in seguito, ricomparve lentamente. Durante il periodo di semi-cecità per prepararsi ai Giochi Olimpici del 1948, dove gareggiò nelle discipline della vela, si allenò durante la notte, quando non era necessario vedere perfettamente. Nel1964 ebbe il comando della nave scuola Amerigo Vespucci, con la quale passò alla leggenda grazie all'uscita a vele spiegate dal porto di Taranto attraverso il canale navigabile e stabilì il record di velocità di 14,6 nodi (27,039 km/h).
Quel giorno soffiava un forte vento di tramontana, di poppa alla nave, in un attivo scattò nella mente di Straulino la visione, l'idea di fare l'impresa. Il Comandante ordinò di mollare gli imbrogli e cazzare le scotte delle vele del trinchetto. Contemporaneamente vennero alzate quattro bandiere del codice internazionale dei segnali che vogliono dire “Ho le macchine in avaria”: il transito a vela per il canale navigabile è vietato. Con la tramontana che soffiava forte non ci volle molto perché la nave si abbrivasse fino a otto nodi. Appena il ponte fu aperto completamente, non passarono più di cinque minuti e la Vespucci era già nel canale navigabile, con i pennoni più bassi che sovrastavano le due strade gremite di gente festante, tutte le vele del trinchetto piene, gonfie di vento: doveva essere uno spettacolo fantastico la Vespucci vista da terra quel giorno.
In campo sportivo Straulino ottenne una medaglia d'oro alla XV Olimpiade (Helsinki - 1952) per la vela - classe star e nella stessa specialità una medaglia d'argento alla XVI Olimpiade (Melbourne - 1956). Dopo questi successi la vela italiana ha dovuto aspettare 48 anni e Alessandra Sensini per vincere nuovamente una medaglia d'oro in un'olimpiade.
Nel 1973 vinse la One Ton Cup con Ydra, disegnata da Dick Carter.
Straulino non faceva troppi ragionamenti, seguiva il suo istinto, aveva un sesto senso per interpretare il mare bastava che ci fosse un minimo di vento, tale da produrre le prime increspature sulla superficie dell’acqua, e lui con un’occhiata alla loro forma sapeva con sicurezza la direzione e l’intensità della corrente marina ...
Nato per essere marinaio, disse: «Sulla mia isola sono venuto al mondo e cresciuto. Là ho capito il mare e il mare mi ha accolto tra i suoi abitanti. Là ho conosciuto il vento e l'ho fatto diventare mio amico».
Nel 2001 gli venne conferita dal presidente Carlo Azeglio Ciampi l'onorificenza di Cavaliere di gran croce della Repubblica Italiana. A 88 anni vinse per la quinta volta consecutiva la regata over 60 di Napoli. È morto a Roma all'età di oltre 90 anni. E' sepolto nel cimitero di Lussinpiccolo.
Finita la guerra ebbe un grave incidente: nel corso dei lavori di sminamento nel golfo di Taranto, un ordigno bellico gli esplose vicino e lo rese quasi cieco. La vista, in seguito, ricomparve lentamente. Durante il periodo di semi-cecità per prepararsi ai Giochi Olimpici del 1948, dove gareggiò nelle discipline della vela, si allenò durante la notte, quando non era necessario vedere perfettamente. Nel1964 ebbe il comando della nave scuola Amerigo Vespucci, con la quale passò alla leggenda grazie all'uscita a vele spiegate dal porto di Taranto attraverso il canale navigabile e stabilì il record di velocità di 14,6 nodi (27,039 km/h).
Quel giorno soffiava un forte vento di tramontana, di poppa alla nave, in un attivo scattò nella mente di Straulino la visione, l'idea di fare l'impresa. Il Comandante ordinò di mollare gli imbrogli e cazzare le scotte delle vele del trinchetto. Contemporaneamente vennero alzate quattro bandiere del codice internazionale dei segnali che vogliono dire “Ho le macchine in avaria”: il transito a vela per il canale navigabile è vietato. Con la tramontana che soffiava forte non ci volle molto perché la nave si abbrivasse fino a otto nodi. Appena il ponte fu aperto completamente, non passarono più di cinque minuti e la Vespucci era già nel canale navigabile, con i pennoni più bassi che sovrastavano le due strade gremite di gente festante, tutte le vele del trinchetto piene, gonfie di vento: doveva essere uno spettacolo fantastico la Vespucci vista da terra quel giorno.
In campo sportivo Straulino ottenne una medaglia d'oro alla XV Olimpiade (Helsinki - 1952) per la vela - classe star e nella stessa specialità una medaglia d'argento alla XVI Olimpiade (Melbourne - 1956). Dopo questi successi la vela italiana ha dovuto aspettare 48 anni e Alessandra Sensini per vincere nuovamente una medaglia d'oro in un'olimpiade.
Nel 1973 vinse la One Ton Cup con Ydra, disegnata da Dick Carter.
Straulino non faceva troppi ragionamenti, seguiva il suo istinto, aveva un sesto senso per interpretare il mare bastava che ci fosse un minimo di vento, tale da produrre le prime increspature sulla superficie dell’acqua, e lui con un’occhiata alla loro forma sapeva con sicurezza la direzione e l’intensità della corrente marina ...
Nato per essere marinaio, disse: «Sulla mia isola sono venuto al mondo e cresciuto. Là ho capito il mare e il mare mi ha accolto tra i suoi abitanti. Là ho conosciuto il vento e l'ho fatto diventare mio amico».
Nel 2001 gli venne conferita dal presidente Carlo Azeglio Ciampi l'onorificenza di Cavaliere di gran croce della Repubblica Italiana. A 88 anni vinse per la quinta volta consecutiva la regata over 60 di Napoli. È morto a Roma all'età di oltre 90 anni. E' sepolto nel cimitero di Lussinpiccolo.
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