Caccia all'orso, che nei giorni scorsi, in Trentino, aveva aggredito un uomo che stava passeggiando con il suo cane. L'uomo aveva tentato di proteggersi ed è stato colpito dall'orso con una zampata al braccio ed ad una gamba. Poi l'animale è stato attirato dal cane ,permettendo all'uomo di nascondersi in dirupo, e potendo così chiamare i soccorsi. Le condizioni dell'uomo, una volta ricoverato in ospedale, non sono state considerate gravi dai sanitari.
Adesso è scattata la caccia all'orso ma l'Ente della protezione animali invita tutti alla calma. “Benché non sia ancora chiara ed accertata la dinamica relativa alla presunta aggressione di un escursionista da parte di un orso, i soliti noti, sfruttando una situazione assolutamente confusa, non hanno perso tempo per sollecitare l'adozione di misure di emergenza, quali - ad esempio - la rimozione di un non meglio identificato esemplare".
"Insomma - continua Enpa - è ripartita la grancassa della campagna anti-plantigradi, che poi altro non è se non un riflesso della più generale campagna antiselvatici da tempo in atto nel nostro Paese. In realtà, si vogliono soltanto avere dei pretesti per dichiarare guerra agli orsi, così come agli altri animali cercando di fomentare paure e guadagnare consensi. Lo dimostra il fatto che mentre si cerca di capire cosa sia accaduto nei boschi del Trentino, costoro non abbiano perso neanche un istante ad emettere una sentenza di condanna". Ricordiamo che gli orsi sono una specie protetta e per questo
l'Ente Nazionale Protezione Animali invita a evitare isterismi fomentati ad arte e ponderando con grande attenzione i passi da compiere nelle prossime ore e nei prossimi giorni. "Diciamo no ad ogni tentazione di ricorrere alla forza. I problemi nella convivenza con i selvatici, se e quando esistono, si risolvono con la scienza e la ragione, non certo sull'onda di un'emotività fuori controllo, strumentalizzata dalla politica".
Adesso è scattata la caccia all'orso ma l'Ente della protezione animali invita tutti alla calma. “Benché non sia ancora chiara ed accertata la dinamica relativa alla presunta aggressione di un escursionista da parte di un orso, i soliti noti, sfruttando una situazione assolutamente confusa, non hanno perso tempo per sollecitare l'adozione di misure di emergenza, quali - ad esempio - la rimozione di un non meglio identificato esemplare".
"Insomma - continua Enpa - è ripartita la grancassa della campagna anti-plantigradi, che poi altro non è se non un riflesso della più generale campagna antiselvatici da tempo in atto nel nostro Paese. In realtà, si vogliono soltanto avere dei pretesti per dichiarare guerra agli orsi, così come agli altri animali cercando di fomentare paure e guadagnare consensi. Lo dimostra il fatto che mentre si cerca di capire cosa sia accaduto nei boschi del Trentino, costoro non abbiano perso neanche un istante ad emettere una sentenza di condanna". Ricordiamo che gli orsi sono una specie protetta e per questo
l'Ente Nazionale Protezione Animali invita a evitare isterismi fomentati ad arte e ponderando con grande attenzione i passi da compiere nelle prossime ore e nei prossimi giorni. "Diciamo no ad ogni tentazione di ricorrere alla forza. I problemi nella convivenza con i selvatici, se e quando esistono, si risolvono con la scienza e la ragione, non certo sull'onda di un'emotività fuori controllo, strumentalizzata dalla politica".
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