Non si arresta ancora l'avanzata del fuoco sul Vesuvio, in un lungo fronte tra quota 800 e 1000 metri e nonostante l'azione ripresa dei mezzi aerei. Chiusi tutti gli accessi al vulcano, con le fiamme che continuano a minacciare case e locali: già danneggiati un bed and breakfast e un ristorante.
Ma perché così tanti incendi devastanti? Perché così vuole la malavita, perché così conviene.
"Ciò che brucia diventa discarica abusiva e le discariche sono gestite dalle organizzazioni criminali." Sono parole di Roberto Saviano che aggiunge:" Altrove si appicca il fuoco anche per un altro motivo: i terreni che potrebbero essere destinati a edilizia, se arsi, restano bloccati per 15 anni. Ed ecco l'ennesimo ricatto: o paghi le organizzazioni criminali per le aree edificabili oppure arrivano le fiamme a bloccare le concessioni edilizie.
Il fuoco è un capitolo fondamentale per le organizzazioni criminali nel nostro Paese e il fuoco sul Vesuvio è come la Sicilia che brucia, come i roghi sulle colline di Caserta, come le montagne verdi del Cilento in fiamme.
È finito il tempo in cui potevamo chiamare piromane chi appiccava il fuoco."
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