SI MOLTIPLICANO I ROGHI, I BOSCHI ITALIANI SOTTO ATTACCO

Sono tutti dolosi e la matrice è sempre legata alla criminalità

La soppressione del Corpo Forestale dello Stato


I boschi e parchi di mezza Italia stanno bruciando, il lanci delle agenzie sono da bollettino di guerra: case evacuate, strade chiuse, decine e decine di richieste di intervento aereo e c'è stato anche il primo morto.
Ad andare a fuoco sono alcune delle zone più belle d'Italia. E' una emergenza, un'altra emergenza di questo nostro Paese.
Nella maggior parte dei casi, gli incendi sembrano essere innescati da una volontà criminale. A dirlo è Franco Roberti, il procuratore Nazionale Antimafia:"Gli incendi in Campania, ma anche in altre regioni sono sicuramente il frutto di azioni criminali dolose, messe in atto da organizzazioni mafiose e non mafiose". Si tratta di soggetti che vogliono sottrarre così il territorio al turismo per utilizzarlo invece in chiave di sfruttamento imprenditoriale o criminale, di speculazione edilizia, o per lo smaltimento illegale dei rifiuti.
Di solito è molto difficile identificare gli autori, ma nel Parco nazionale del Cilento un piromane non è riuscito a farla franca ed è finito in manette. Si tratta di un ventiquattrenne di origini romene che è stato colto in flagranza di reato da un carabiniere fuori servizio. Nella zona i roghi hanno mandato in fumo negli ultimi giorni centinaia di ettari di macchia mediterranea.
Con la riforma Madia, voluta dal governo Renzi, è stata soppressa la “Forestale”, accorpata ai carabinieri e ai vigili del fuoco. Le conseguenze che appaiano evidenti sono: presidio del territorio smantellato, mancata prevenzione, figure professionali dequalificate, mezzi antincendio fermi. Forse era il caso di riflettere bene prima di sopprimere, o no?

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