BANCA POPOLARE DI BARI, SONO 70.000 GLI AZIONISTI TRUFFATI


Le accuse contro la banca sono pesanti: associazione a delinquere, truffa, dichiarazioni false alla Consob. Ancora uno scandalo vergognoso colpisce il mondo bancario, la protagonista, in questo caso, è la Popolare di Bari, che mette in grave rischio gli investimenti di 70.000 azionisti.
Stiamo parlando dell’istituto di credito più grande del Sud Italia che dà lavoro a 3.500 persone, la Popolare di Bari è la tredicesima banca, per dimensione,in Italia. La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta sui vertici della banca sulla base delle dichiarazioni di un ex funzionario, mentre è da anni che i suoi soci cercano di liquidare le azioni della Popolare di Bari senza avere successo. 
Il Comitato per la tutela degli azionisti della banca, che si è costituito lo scorso novembre, sottolinea quanto le accuse di reato per associazione per delinquere e truffa, rivolte al presidente Marco Jacobini e ai suoi due figli e vice-direttori Luigi e Gianluca sono molto pesanti. 
Nel 2013 e nel 2015 la popolare di Bari aveva proceduto ad aumentare il capitale, ma la procedura seguita, secondo le accuse, era irregolare e si basava su falsi prospetti presentati alla Consob.
La situazione è ancora da confermare, ma se i dati presentati risultassero effettivamente falsi, gli azionisti avrebbero comprato le azioni della Popolare di Bari sulla base di dati ingannevoli.
Il valore dei titoli distribuiti ai 70.000 azionisti, è di circa un miliardo di euro e secondo le associazioni in difesa dei consumatori ,non solo è illegale il prezzo a cui le azioni sono state vendute, ma anche lo stesso l’atto di vendita dei titoli è illegale.

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