FACEBOOK STA DIVENTANDO IL MEGAFONO DEGLI "ODIATORI SERIALI"


Anche il terremoto di Ischia è stato l'occasione per pubblicare post pieni di odio. Subito dopo il sisma sono iniziati sul web i post e gli insulti


Odio e ignoranza dilagano sempre più sul web. Subito dopo le notizie tragiche in arrivo da Casamicciola, sui social sono apparsi post scritti da chi si lamentava per le troppo poche vittime e chi sperava nella eruzione del Vesuvio. 
Come scrive lo psichiatra Vittorino Andreoli: “Se uno non ha un nemico non riesce a caratterizzare se stesso... In Italia sembra uscire allo scoperto, fomentato da politici e media irresponsabili e amplificato dai social media, un clima di razzismo e xenofobia, come se l'espressione di odio nei confronti di stranieri e di minoranza, anche con linguaggi e gesti violenti, non sia più un tabù, ma una legittima opinione.” 
In questa occasione la frase più utilizzata dagli utenti del web è stata: “Speravamo nel Vesuvio…ma va bene anche il terremoto”. “Speriamo si svegli il Vesuvio”. 
Messaggi che sono arrivati al sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, che ha chiesto ai cittadini e alla parte ‘buona’ del web di collaborare dalle pagine del ‘Mattino’: “Chiedo a tutti di segnalarci post offensivi e razzisti riguardanti il dramma, anche personale, che alcuni nostri concittadini stanno patendo in queste ore. L’amministrazione comunale ha intenzione di denunciare penalmente questi scellerati che si accaniscono in maniera razzista, godendo delle disgrazie altrui”. I legali stanno esaminando i messaggi per sporgere eventuali querele. 
Per l’avvocato Angelo Pisani: “Si tratta di qualcosa di ben più grave della sola diffamazione. Ma non si tratta solo di identificare e punire i colpevoli facendo cessare questa barbarie, ma anche accertare la responsabilità dei social che non intervengono a tutela delle vittime perché, specie negli ultimi giorni, il clima tende ad arroventarsi e le minacce potrebbero passare dal web alle vie di fatto. Per questo chiediamo che intervenga ogni autorità attraverso forme di accertamento e tutela adeguate e tempestive”.

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