I ghiacciai si stanno sciogliendo, anche molto velocemente: è notizia di questi giorni. Il riscaldamento globale sta anche causando lo scioglimento dei ghiacciai alpini e, in particolare nelle alpi svizzere, ad una media anche di 5 centimetri l'anno. Lo scioglimento dei ghiacciai alpini ha conseguenze peculiari sulla vita del pianeta e sulla nostra, perché essi costituiscono il serbatoio di acqua dolce durante le stagioni estive e secche. Una ricchezza fondamentale per attività come agricoltura e industria, quindi per la vita umana.
Il fatto, per così dire curioso ed imprevisto, è che una delle
conseguenze del ritiro dei ghiacciai è che nei prossimi mesi e anni saranno ritrovati decine di corpi delle persone scomparse in quei luoghi negli ultimi anni o decenni. Christian Zuber – un portavoce della polizia del Cantone Vallese, nel sud-ovest della Svizzera ha detto che la cosa «è ormai evidente» e ha aggiunto che si stima di ritrovare molte delle 306 persone che dal 1925 a oggi risultano disperse da quelle parti. La stessa cosa potrebbe succedere anche in altri ghiacciai, per esempio quelli del massiccio del Monte Bianco, al confine tra Italia e Francia.
A metà del mese di luglio, infatti, sono stati trovati i corpi congelati di Marcelin e Francine Dumoulin, una coppia svizzera scomparsa ben 75 anni fa nel ghiacciaio Tsanfleuron nel sud-ovest della Svizzera. Alla fine di luglio sono stati trovati sul Monte Bianco dei resti umani che potrebbero appartenere ai morti di due vecchi incidenti aerei; all’inizio di questa settimana è comparso sul ghiacciaio Hohlaub, il corpo di un tedesco di cui si erano perse le tracce nel 1987.
Christian Jackowski, professore dell’università di Berna, in Svizzera, ha spiegato che un tempo i corpi venivano trovati in cima ai ghiacciai, mentre ora li si trova nella parte inferiore, la perte che si ritira. In alcuni casi vengono ritrovati solo scheletri, in altri i corpi sono “come mummificati”. La maggior parte dei cadaveri ritrovati appartengono a persone cadute, o scivolate nei crepacci o morte per il freddo.
Il fatto, per così dire curioso ed imprevisto, è che una delle
conseguenze del ritiro dei ghiacciai è che nei prossimi mesi e anni saranno ritrovati decine di corpi delle persone scomparse in quei luoghi negli ultimi anni o decenni. Christian Zuber – un portavoce della polizia del Cantone Vallese, nel sud-ovest della Svizzera ha detto che la cosa «è ormai evidente» e ha aggiunto che si stima di ritrovare molte delle 306 persone che dal 1925 a oggi risultano disperse da quelle parti. La stessa cosa potrebbe succedere anche in altri ghiacciai, per esempio quelli del massiccio del Monte Bianco, al confine tra Italia e Francia.
A metà del mese di luglio, infatti, sono stati trovati i corpi congelati di Marcelin e Francine Dumoulin, una coppia svizzera scomparsa ben 75 anni fa nel ghiacciaio Tsanfleuron nel sud-ovest della Svizzera. Alla fine di luglio sono stati trovati sul Monte Bianco dei resti umani che potrebbero appartenere ai morti di due vecchi incidenti aerei; all’inizio di questa settimana è comparso sul ghiacciaio Hohlaub, il corpo di un tedesco di cui si erano perse le tracce nel 1987.
Christian Jackowski, professore dell’università di Berna, in Svizzera, ha spiegato che un tempo i corpi venivano trovati in cima ai ghiacciai, mentre ora li si trova nella parte inferiore, la perte che si ritira. In alcuni casi vengono ritrovati solo scheletri, in altri i corpi sono “come mummificati”. La maggior parte dei cadaveri ritrovati appartengono a persone cadute, o scivolate nei crepacci o morte per il freddo.
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