Dal primo gennaio al 31 luglio sono arrivati sulle coste italiane 95mila migranti, circa 2500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2016
I flussi migratori, che vanno dal Nord Africa verso l'Europa e l'Italia, stanno subendo quindi una riduzione, è la prima volta che accade. Lo conferma Federico Soda, direttore dell'Ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni. Secondo Soda la spiegazione alla riduzione degli sbarchi sta nel lavoro di controllo svolto dai paesi africani: "Ci sono controlli molto più severi in Sudan da parte dei sudanesi - spiega il direttore dell'Ufficio coordinamento - con l'assistenza tecnica anche di altri paesi", tra cui quella italiana. Oltre al Sudan anche il Niger paese che ricopre un ruolo chiave nei flussi migratori, sta attuando una politica di maggior controllo. "La maggior parte dei migranti che provengono dall'Africa occidentale passa dal Niger. Inoltre quest'anno non si registrano partenze dall'Egitto verso l'Italia, i migranti salpano quasi esclusivamente dalla Libia.
Soda ha affermato che l'organizzazione internazionale per le migrazioni è molto attivo in Niger dove presso i centri di raccolta si cerca di informare i migranti dei pericoli ai quali vanno incontro proseguendo nel loro cammino e si cerca di farli desistere a proseguire e convincerli a tornare nel loro paese di origine: Nel 2017 più di tremila rimpatriati dal Niger e più di 5mila dalla Libia. Quest'anno saranno circa 10-11mila dalla Libia e 6mila dal Niger.
Soda ha affermato che l'organizzazione internazionale per le migrazioni è molto attivo in Niger dove presso i centri di raccolta si cerca di informare i migranti dei pericoli ai quali vanno incontro proseguendo nel loro cammino e si cerca di farli desistere a proseguire e convincerli a tornare nel loro paese di origine: Nel 2017 più di tremila rimpatriati dal Niger e più di 5mila dalla Libia. Quest'anno saranno circa 10-11mila dalla Libia e 6mila dal Niger.
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