STANNO STUDIANDO COME IMPEDIRCI, IN CASO DI CRISI, DI PRELEVARE CONTANTI DAL CONTO CORRENTE


il nuovo piano dell’Ue per bloccare i prelievi dai conti correnti


L’Unione europea sta studiando un piano per impedire il ritiro di denaro e imporre a tutti i cittadini un blocco dei prelievi da conto corrente in caso di crisi. 
L'informazione è riportata dalla agenzia Reuters che ha tentato di svelare il progetto dell’Ue. 
Che cosa prevede il piano sui prelievi bloccati? In poche parole, qualora il progetto andasse in porto, l’Ue potrebbe garantire agli Stati membri la possibilità di bloccare, temporaneamente e soltanto in caso di urgenza, i prelievi da conto corrente. 
Il piano allo studio dell’Europa avrà il chiaro obiettivo di frenare ed evitare la corsa agli sportelli che si verifica nel momento in cui ci troviamo in una fase acuta di crisi finanziaria. 
In altre parole, per evitare un vero e proprio dissanguamento delle banche in difficoltà, ciascuno Stato potrà bloccare temporaneamente i prelievi dai propri sportelli, pur garantendo un ammontare minimo prelevabile per sopperire ai bisogni più impellenti. Quello che è accaduto in Grecia poco tempo fa. 
Il numero massimo di giorni in cui si potrà procedere al blocco dei prelievi sarà 5, ma potrà salire anche a 20 in caso di emergenza. Secondo le ultime indiscrezioni in merito, dal piano dovrebbero essere esclusi i conti inferiori ai 100.000 euro. Ma c'è da fidarsi? 
Sono già molte le critiche al piano, secondo queste critiche l’idea che i prelievi possano venire bloccati potrebbe provocare una corsa agli sportelli al primo segnale di difficoltà da parte dell’istituto. 
Chi sarebbe più disposto ad affidarsi agli istituti di credito davanti all’ipotesi di sospensione e blocco del proprio denaro? “Crediamo che ciò incentiverà i correntisti a fuggire subito da una banca già in una fase precoce della crisi” 
ha affermato Charlie Bannister, della Association for Financial Markets in Europa. 
A quanto riportato dalla Reuters, molti Stati membri non sarebbero favorevoli al piano, mentre altri, tra cui la Germania, avrebbero invece espresso il loro ottimismo in merito. Ne sapremo di più dopo l'estate.

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