La breve vacanza rovinata dalla ricerca di un volo per il ritorno: «Alla fine ho pagato 280 euro per arrivare a un aeroporto diverso»
In pochi anni anni è diventata la prima compagnia per utenti in Italia (32,6 milioni di passeggeri trasportati nel 2016), e dobbiamo proprio a Ryanair se tanti italiani hanno iniziato ad utilizzare massicciamente gli aerei per spostarsi, grazie alla politica tariffaria decisamente aggressiva. Orio al Serio, divenuto, proprio grazie a Ryanair, il terzo scalo in Italia per numero di passeggeri, ormai da due anni oltre quota 10 milioni con crescite esponenziali.
Per questo tanti nel nostro Paese, seguono la vicenda dei tanti voli cancellati dalla compagnia diMichael O’Leary con attenzione, nella speranza che la crisi improvvisa (non tanto di utili, che crescono ogni anno, ma operativa) non porti ad un aumento delle tariffe sul mercato.
Sino a qualche anno fa si poteva raggiungere con Ryanair alcune destinazioni europee spendendo meno di 10 euro, oggi di più, ma le cifre restano decisamente competitive.
Fatto sta che Ryanair ha deciso di cancellare oltre 2.000 voli, un terzo dei quali riguarda il nostro Paese, per la carenza improvvisa di piloti. La giustificazione ufficiale parla di assenze per ferie non programmate, e la volontà di rispettare gli orari, ma è difficile crederci. Il problema vero è la fuga di piloti verso altre compagnie, europee e dell’Estremo Oriente, richiamati in quanto a crescere parecchio è il mercato mondiale, che la presenza di nuovi piloti non riesce a soddisfare.
Si parla di ben 700 piloti che negli ultimi mesi hanno lasciato Ryanair, da qui la decisione di cancellare così tanti voli immediatamente. Alcuni di questi piloti affermano che in Ryanair le tutele sono basse, bassi gli stipendi, scarse le prospettive di stabilità, così che chi può se ne va. Il che ha messo in crisi la compagnia.
Intanto sono partite le interrogazioni parlamentari, e anche l’Antitrust ha aperto un procedimento istruttorio nei confronti della compagnia low cost per presunte pratiche commerciali scorrette in violazione del Codice del Consumo.
E così parecchi utenti hanno ricevuto anche poche ore prima di prendere il volo un avviso sul cellulare in cui si annuncia la soppressione del volo. Va ricordato che i passeggeri hanno diritto ad ottenere un imbarco su un altro volo a condizioni comparabili, e se non è possibile la restituzione del biglietto, con una compensazione minima di 250 euro per voli a breve raggio. Oltre naturalmente al rimborso delle spese sostenute, per alberghi, pasti e trasferimenti. Il problema è che la restituzione del prezzo del biglietto pagato, spesso appunto molto basso, non compensa certo il disagio.
Tra gli oltre 300mila passeggeri coinvolti nelle cancellazioni ce n’è uno di Cremona, che abbiamo sentito per farci raccontare la sua esperienza. Si chiama Alessandro, e ha avuto la malasorte di ricevere l’sms con l’avviso di cancellazione prima del ritorno, quando già si trovava all’estero. «Lo scorso marzo – ci racconta Alessandro – ho prenotato un volo di andata e ritorno per Madrid a 80 euro. Venerdì scorso sono partito, e nella stessa giornata mi è arrivato l’avviso che il volo di ritorno, programmato per domenica, era stato cancellato. Inizialmente mi è stato offerto un volo in partenza martedì, ma per motivi di lavoro non ho potuto accettarlo. E così mi sono messo alla ricerca di un altro volo con una diversa compagnia, e non è stato facile, al di là del fatto che la mia brevissima vacanza è stata rovinata dalla necessità di pensare a come tornare. I voli che verificavo via via si cancellavano, poiché c’erano altre persone che come me erano impegnate nella stessa ricerca. Alla fine ho trovato un volo domenica mattina a 280 euro. E fortuna che un amico aveva la carta di credito, la mia è ricaricabile e non bastava per la prenotazione; essendo un venerdì pomeriggio, non avrei potuto trovare banche aperte fino al lunedì. In viaggio, in cabina con me c’erano altri che avevano avuto lo stesso problema, alcuni addirittura arrivati da Saragozza in assenza di alternative. Ero partito da Orio al Serio, ma ho dovuto atterrare a Malpensa, così che assieme ad altre 8 persone ho noleggiato un taxi che è costato 160 euro, 20 a testa».
Ha già chiesto il rimborso a Ryanair? «Quello del biglietto è limitato a 40 euro, ora stiamo valutando il rimborso di 250 euro».
Tornerebbe a volare con Ryanair? «Sì, perché non mi era mai accaduto un disguido con loro in tanti anni; altri invece mi han detto che non era la prima volta».
Per questo tanti nel nostro Paese, seguono la vicenda dei tanti voli cancellati dalla compagnia diMichael O’Leary con attenzione, nella speranza che la crisi improvvisa (non tanto di utili, che crescono ogni anno, ma operativa) non porti ad un aumento delle tariffe sul mercato.
Sino a qualche anno fa si poteva raggiungere con Ryanair alcune destinazioni europee spendendo meno di 10 euro, oggi di più, ma le cifre restano decisamente competitive.
Fatto sta che Ryanair ha deciso di cancellare oltre 2.000 voli, un terzo dei quali riguarda il nostro Paese, per la carenza improvvisa di piloti. La giustificazione ufficiale parla di assenze per ferie non programmate, e la volontà di rispettare gli orari, ma è difficile crederci. Il problema vero è la fuga di piloti verso altre compagnie, europee e dell’Estremo Oriente, richiamati in quanto a crescere parecchio è il mercato mondiale, che la presenza di nuovi piloti non riesce a soddisfare.
Si parla di ben 700 piloti che negli ultimi mesi hanno lasciato Ryanair, da qui la decisione di cancellare così tanti voli immediatamente. Alcuni di questi piloti affermano che in Ryanair le tutele sono basse, bassi gli stipendi, scarse le prospettive di stabilità, così che chi può se ne va. Il che ha messo in crisi la compagnia.
Intanto sono partite le interrogazioni parlamentari, e anche l’Antitrust ha aperto un procedimento istruttorio nei confronti della compagnia low cost per presunte pratiche commerciali scorrette in violazione del Codice del Consumo.
E così parecchi utenti hanno ricevuto anche poche ore prima di prendere il volo un avviso sul cellulare in cui si annuncia la soppressione del volo. Va ricordato che i passeggeri hanno diritto ad ottenere un imbarco su un altro volo a condizioni comparabili, e se non è possibile la restituzione del biglietto, con una compensazione minima di 250 euro per voli a breve raggio. Oltre naturalmente al rimborso delle spese sostenute, per alberghi, pasti e trasferimenti. Il problema è che la restituzione del prezzo del biglietto pagato, spesso appunto molto basso, non compensa certo il disagio.
Tra gli oltre 300mila passeggeri coinvolti nelle cancellazioni ce n’è uno di Cremona, che abbiamo sentito per farci raccontare la sua esperienza. Si chiama Alessandro, e ha avuto la malasorte di ricevere l’sms con l’avviso di cancellazione prima del ritorno, quando già si trovava all’estero. «Lo scorso marzo – ci racconta Alessandro – ho prenotato un volo di andata e ritorno per Madrid a 80 euro. Venerdì scorso sono partito, e nella stessa giornata mi è arrivato l’avviso che il volo di ritorno, programmato per domenica, era stato cancellato. Inizialmente mi è stato offerto un volo in partenza martedì, ma per motivi di lavoro non ho potuto accettarlo. E così mi sono messo alla ricerca di un altro volo con una diversa compagnia, e non è stato facile, al di là del fatto che la mia brevissima vacanza è stata rovinata dalla necessità di pensare a come tornare. I voli che verificavo via via si cancellavano, poiché c’erano altre persone che come me erano impegnate nella stessa ricerca. Alla fine ho trovato un volo domenica mattina a 280 euro. E fortuna che un amico aveva la carta di credito, la mia è ricaricabile e non bastava per la prenotazione; essendo un venerdì pomeriggio, non avrei potuto trovare banche aperte fino al lunedì. In viaggio, in cabina con me c’erano altri che avevano avuto lo stesso problema, alcuni addirittura arrivati da Saragozza in assenza di alternative. Ero partito da Orio al Serio, ma ho dovuto atterrare a Malpensa, così che assieme ad altre 8 persone ho noleggiato un taxi che è costato 160 euro, 20 a testa».
Ha già chiesto il rimborso a Ryanair? «Quello del biglietto è limitato a 40 euro, ora stiamo valutando il rimborso di 250 euro».
Tornerebbe a volare con Ryanair? «Sì, perché non mi era mai accaduto un disguido con loro in tanti anni; altri invece mi han detto che non era la prima volta».
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