Cremona, polizze auto a buon mercato


TASSE E SPESE • Indagine Ivass: si pagano 358 euro contro i 412 di media nazionale. Il rischio truffa

di vanni raineri

Il premio rc auto nella provincia di Cremona si conferma nettamente al di sotto della media nazionale. Ad effettuare l’indagine è Ivass, l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, un’autorità amministrativa indipendente che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, per garantirne la stabilità e tutelare il consumatore. L’indagine è basata sui dati del secondo trimestre del 2017, in quanto viene fatta a distanza di circa sei mesi. Il premio annuo nazionale è di 412 euro, cifra che a Cremona scende a 358 euro. Negli ultimi trimestri l’importo è diminuito costantemente, anche se il trend si sta stabilizzando. Soprattutto non si è mosso al nord, mentre il calo è sensibile nel centro-sud, dove però si partiva da cifre decisamente più elevate. Le province più care risultano al sud e in Toscana: Napoli (627) batte tutti, poi Prato (599),Caserta (535), Pistoia (517), Reggio Calabria 514), Firenze (510), Crotone e Massa Carrara (505) sono quelle al di sopra della quota di 500 euro.La rc auto è la polizza obbligatoria che copre i danni automobilistici sulla strada, e ovvia- mente non comprende garanzie supplementari quali furto, atti vandalici, eventi atmosferici e altro. Viene calcolata su base provinciale, valutando i risarcimenti effettuati. Vale a dire che laddove la cifra è più alta si verifica il maggior numero di incidenti, o perlomeno di risarcimenti (il fenomeno della truffa non si è certo arrestato). Un conteggio spesso contrastato dai parlamentari del Meridione, che vorrebbero creare una base nazionale e non più suddivisa per provincia: un tentativo per ora respinto.
A diminuire i prezzi ha contribuito l’installazione della scatola nera, e non è un caso che ciò si sia verificato soprattutto dove il prezzo da pagare è più salato. E dunque ecco che a Napoli e a Caserta oltre la metà degli assicurati hanno scelto questa modalità per contenere il prezzo, mentre a Cremona la percentuale è molto più bassa e riguarda solo poco più del 10%. Questo perché la novità viene poco promossa dalle agenzie e lo sconto applicato, in rapporto al costo da sostenere, non è ancora tale da indurre il conducente a scegliere tale modalità. Tornando al prezzo medio di una polizza rc auto, l’importo di Cremona si attesta sotto la media delle province limitrofe: la situazione è migliore solo a Mantova con 338 euro e a Bergamo con 351 euro, mentre prezzi più alti sono a Brescia (368), Lodi (374), e ancor più a Piacenza (382), Parma (388) e Milano (397). La media lombarda è di 378 euro. Rispetto all’anno precedente il calo cremonese è stato del 2,5%. La popolazione è stata poi suddivisa in 5 categorie in base all’età. Sempre a Cremona, fino a 24 anni il prezzo medio è di 665 euro, dai 25 ai 34 anni di 415 euro, dai 35 ai 44 anni di 355euro, dai 45 ai 59 anni di 357euro e dai 60 in su di 330 euro. Ovviamente all’interno della categoria ci sono forti differenze dovute soprattutto alla classe di merito: in prima classe si pagano 327 euro, in 2a e 3a classe 408 euro, dalla 4a alla 10a classe 475 euro e dalla 11a alla 18a 708 euro. Un capitolo a parte merita il numero di auto circolanti non assi- curate. Un fenomeno che resta ben presente anche se la tecnologia (leggi la possibilità delle forze dell’ordine di verificare con la sola lettura della targa il corretto pagamento di bollo, assicurazione e revisione) lo sta riducendo. Negli ultimi giorni sul fenomeno sono uscite statistiche su base provinciale e anche comunale, che però, come ci dice l’ufficio stampa di Ania (l’associazione che riunisce le imprese assicuratrici) da noi contattato, presentano forti limiti. Soprattutto quello di un sito web, ripreso dai media, che si basa sul numero di preventivi richiesti online, e quindi si basa su un campione non rappresentativo. Anche la recente inchiesta del Sole 24 Ore presenta carenze, in quanto confronta il numero di auto assicurate con quello delle targhe presenti sul sito della motorizzazione civile. Ma queste ultime spesso sono auto non assicurate in quanto non circolano, il che gonfia artificialmente il numero di auto pirata in circolazione.



Più realistica l’indagine fatta dal- la stessa Ania sulla base dei rilie- vi delle forze dell’ordine sul terri-torio (anche se pure qui si può obiettare che dipende dall’effica- cia dell’azione repressiva svolta), ma la pecca è che i dati sono di- visi solo per macroregioni: nord, centro e sud.



Un altro allarme all’ordine del giorno riguarda le polizze truffa: secondo alcune denunce, ci sono siti online che consentono il pa- gamento con un forte sconto, ma la copertura non esiste. Occhio dunque a verificare (si può farlo online proprio sul sito dell’Ivass) il corretto pagamento, soprattutto in caso di polizze temporanee (della durata promessa anche di pochi giorni).
Infine, se è vero che c’è chi truffa e incassa denaro per incidenti fa- sulli, c’è anche chi non riscuote il pagamento dovuto. Proprio Ivass in settimana ha calcolato che esi- stono 15.789 polizze dormienti, che pur avendo maturato il paga- mento non vengono riscosse in quanto gli aventi diritto non ne sono a conoscenza. Il tutto per circa un miliardo e mezzo di euro, che presto, promette Ivass, tor- neranno ai legittimi proprietari. E pensare che si tratta solo di una sperimentazione: a marzo ver- ranno conteggiate tutte, e si pro- filano cifre davvero ingenti, che riguardano soprattutto anziani deceduto i cui eredi non sono a conoscenza del diritto maturato. 

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