Egregio direttore,
ho letto con interesse l’articolo pubblicato la scorsa settimana riguardante la situazione contrattuale del mister Attilio Tesser, innanzitutto perché siete stati gli unici a evidenziare un’anomalia che tutto l’ambiente grigiorosso pare (volutamente?) ignorare. Senza voler rivangare le pagine più buie del calcio cittadino, giova ricordare che la Cremonese è rimasta per un decennio confinata nella palude della serie C - Lega Pro, nonostante la proprietà abbia investito molto per uscirne. A parità di condizioni, ciò che ha fatto la differenza è stato l’arrivo di Tesser che, partendo da una sapiente e oculata campagna acquisti, ha saputo mettere insieme e plasmare un gruppo coeso, trasformandolo in squadra vera e solida, capace di vincere il campionato e ottenere l’agognata promozione in serie B. Negare questo presupposto significa mentire deliberatamente. In qualunque altra piazza calcistica professionistica la società sportiva non avrebbe aspettato neppure che passasse la sbronza del post partita, per riconoscere merito allo staff tecnico prolungandone il contratto di almeno un anno. Ovunque sarebbe successo, tranne che a Cremona. Chiunque conosca l’abc del calcio, sa che nessun allenatore inizia un campionato in scadenza di contratto, a maggior ragione dopo aver centrato il massimo degli obiettivi. Nessun allenatore, tranne Tesser. Non ho il piacere di conoscere il mister personalmente, ma questo basta e avanza per certificarne le qualità umane dopo che i risultati sportivi ne hanno certificato quel- le professionali. Pronti via e dopo una campagna acquisti estiva cui Tesser ha dato un’impronta personale evidentissima, la Cremonese pur avendo come obiettivo stagionale la salvezza senza patemi, finora non è mai uscita dalla zona pregiata della classifica, quella che vale i playoff, confrontandosi alla pari di chi lo scorso anno stava in serie A. Ora siamo a gennaio, sessione aperta per il trasferimento dei giocatori, ma nella Bassa pare si sottovaluti che il mercato non dorme mai neppure per gli allenatori, soprattutto per quelli bravi. Chi si aspettava che la Cremo blindasse il tecnico della promozione, iniettando fiducia e senso di stabilità in vista del girone di ritorno, assiste invece al silenzio più totale dell’ambiente e a dichiarazioni sibilline del direttore sportivo: sarà pure vero che il mister è concentrato solo sulla stagione in corso, ma il suo procuratore senz’altro non dorme all’umido. Sono pure convinto che, come dichiarato dalla società, il mister sia tranquillo: tranquillissimo direi, visto che avrà di certo molte richieste da parte di altri club. Ciò che invece pare grottesca è l’oziosa tranquillità della US Cremonese, la quale farebbe meglio a preoccuparsi che non glielo soffino da sotto il naso! Mentre procede serafica verso l’ingaggio di qualche rincalzo da panchina, sta a vedere che dopo aver strapagato negli anni scorsi allenatori mediocri e giocatori appagati di testa e sazi di panza, finirà col farsi sfuggire il miglior investimento fatto finora: Attilio Tesser (nella foto). E la curva, che pure ha tributato affetto al mister, non ha niente da dire? Solo a Cremona...
lettera firmata
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