«Un rincaro di 12 euro», ma è una truffa

IL RAGGIRO • Finti operatori Vodafone per far cambiare gestore: decine di cremonesi nel mirino


di Enrico Galletti 

L’ennesima truffa che parte da una telefonata. “Salve, volevamo assicurarci che avesse ricevuto da Vodafone la comunicazione che dalla prossima settimana la sua linea telefonica subirà un aumento mensile di 12,50€ dovuto al cambio di periodicità della fatturazione”. 
Comincia così il raggiro che sta colpendo decine di clienti Vodafone, con una telefonata in pieno giorno da parte di sedicenti operatori della compagnia telefonica dal logo rosso che informano di un imminente aumento del piano tariffario della rete fissa. Un rincaro giustificato – secondo quanto comunicano gli operatori fasulli – dalla variazione del periodo di fatturazione (passato da 28 giorni alla scadenza mensile), e rafforzato dalla comunicazione di un potenziamento interno dell’infrastruttura.
Ma non è vero niente: è una truffa, l’ennesima che colpisce i clienti di telefonia fissa. L’aumento del contributo mensile infatti, qualora previsto, in seguito alla variazione della periodicità mensile è dell’8,6%, mentre il rincaro di 12,50€, in molti casi, corrisponde a più del 50% del contributo dell’offerta sottoscritta.
I sedicenti operatori Vodafone, nella telefonata ricevuta già da numerosi clienti (anche cremonesi), danno la possibilità agli intestatari della linea di recedere dal contratto senza incorrere nel pagamento di penali. E lo fanno mettendo in scena una tattica convincente e curata in ogni minimo dettaglio, così da risultare vagamente credibile. Dopo la comunicazione dell’aumento in bolletta, effettuata da un primo call center, scatta la domanda chiave: “Se non accetta queste condizioni, che peraltro erano scritte (in piccolo) al momento della firma del contratto, abbiamo la possibilità di farla contattare dall’ufficio tutela consumatori”. Accettata questa “gentile concessione” il cliente viene ricontattato da un altro operatore, a distanza di qualche ora dalla prima telefonata e, volendo, anche su appuntamento. Gli operatori, a questo punto, fanno un passo avanti: “Se non desidera pagare di più ci fornisca il suo codice di migrazione. La aiuteremo noi a passare a un altro operatore, ovviamente senza incorrere nel pagamento di penali”.
Un altruismo - si fa per dire - che quasi colpisce. Il codice di migrazione, però, è proprio il passaggio che aiuta a mettere a segno il colpo. Con quel codice, infatti, che il cliente può trovare sull’ultima bolletta ricevuta, l’operatore ha la possibilità di farci cambiare gestore, dirottandoci su altre compagnie e facendo leva sul nostro malcontento per l’aumento in bolletta, che in realtà è frutto di pura fantasia. Negli scorsi giorni sono state numerose le telefonate al 190 (il servizio clienti Vodafone) che chiedevano lumi sul presunto raggiro.
Sembra, tra l’altro, che qualcuno sia già caduto nel tranello dei finti operatori Vodafone. Il gestore, intanto, rassicura: «Nessun aumento di 12,50€ previsto sulla linea di rete fissa. Invitiamo a diffidare da questo genere di comunicazioni, che non rientrano nel nostro stile e sono tanto credibili quanto fasulle”. Un’operazione architettata nel minimo dettaglio, come sempre accade in questi casi. Chi è caduto nella trappola dei sedicenti operatori Vodafone può sporgere denuncia alle autorità.
Il consiglio resta quello di verificare con il proprio gestore telefonico eventuali comunicazioni di aumenti o di variazioni contrattuali, specialmente in caso di avvisi telefonici, per evitare di cadere a piedi pari nell’ennesimo tranello. 

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