Govoni, cremonese volontario in Grecia Il suo libro sarà pubblicato da Rizzoli

LA STORIA • Nicolò è in un campo profughi a Samos. Da là ha scritto “Bianco come Dio” 


di Enrico Galletti 
«Sono nato a Cremona. Non ci vivo più. Sono nato il 17 marzo 1993, figlio di uno sbaglio e di grande amore. Sono cresciuto con i nonni, che mi hanno insegnato la compassione, e a mangiare la frutta. Sono cresciuto leggendo libri, tagliandomi i capelli di rado, e sospirando sempre per la ragazza sbagliata». Comincia così la storia di Nicolò Govoni, cremonese di 24 anni, protagonista di un’esperienza di volontariato in Grecia e prossimo alla pubblicazione di “Bianco come Dio”, il suo secondo libro edito da Rizzoli. A dare notizia alle migliaia di persone che seguono la sua pagina su Facebook è lo stesso cremonese, che alla notizia che ha sempre sognato di ricevere antepone una riflessione: «In questo luogo che si sta consumando, che mi sta facendo sbiadire come essere umano, in questo luogo di dolore e ingiustizia e profonda voglia di vivere, oggi so che ogni lotta, ogni lacrima o goccia di sangue versato, ogni singolo bambino aiutato significano che la nostra voce è ascoltata”. Govoni si trova a Samos, dove lavora come volontario per l’Ong “Samos Volunteers”, una piccola realtà che presta soccorso ai rifugiati che ogni giorno sbarcano sull’isola greca. «Ogni singolo giorno vissuto qui – spiega Nicolò - significa cambiare le cose. Ed è così perché cinque anni fa, quando uno dei taciti, invisibili treni della vita era in partenza, ho deciso di essere il miglior me stesso possibile, invitandovi a unirmi a me e a vivere davvero». 
Il giovane cremonese, ex alunno del liceo linguistico Manin di Cremona, utilizza i social come una sorta di diario di viaggio. Da lì, tramite una serie di video in cui ha scelto di metterci la faccia, Nicolò denuncia le pessime condizioni di vita di numerosi rifugiati di Samos. A Govoni non scappa nessun dettaglio, è attento a studiare le mosse del governo e sempre pronto a farsi in quattro per gli altri, come quando dopo il liceo decise di partire per un orfanotrofio indiano come volontario. E da lì non tornò più a casa. Il cremonese, sulla sua seguitissima pagina Facebook, ha spiegato a più riprese come il governo greco investa milioni di euro per l’emergenza e di come la realtà – quella di pessime con- dizioni igienico-sanitarie e di alimenti che scarseggiano – descrivano un panorama terribilmente desolante. “Bianco come Dio”, l’ultimo volume di Govoni che a breve uscirà nelle librerie, racconta gli ultimi anni trascorsi nell’orfanotrofio indiano. E la pubblicazione di Nicolò, pubblicata qualche mese fa con la formula dell’autoproduzione, aveva già dato prova di un grande cuore solidale. L’intero ricavato, infatti, è stato devoluto ai veri protagonisti del libro, i bambini dell’orfanotrofio“Dayavu Home”, per mandarli a scuola. Una missione, quella del cremonese in Grecia, che continua, sull’onda di un cambio di vita che ancora profuma di grande umanità. 

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