Libera, discussione vivace sul bilancio

AGRICOLTURA • Ieri l’assemblea: 14 astensioni sul bilancio preventivo 2018. La relazione del presidente Nolli 


Si è svolta ieri l’assemblea ordinaria della Libera, che ha approvato il bilancio consuntivo 2017 (all’unanimità) e il preventivo 2018 (con l’astensione di 14 soci e una vivace discussione). Questo nella prima parte, privata, cui è seguita una parte pubblica che ha visto la relazione del presidente Renzo Nolli, l’intervento di Donatello Sandroni, autore del libro “Orco glifosato”, infine gli interventi dei rappresentanti delle Istituzioni Agricole e Politiche. Tra i numerosi ospiti da segnalare il vescovo di Cremona Antonio Napolioni, i parlamentari Danilo Toninelli, Silvana Comaroli e Anna Lisa Baroni, i consiglieri regionali Federico Lena e Matteo Piloni, il presidente della provincia Davide Viola. 
Molto corposo e articolato l’intervento del presidente Nolli. Ne pubblichiamo alcuni stralci. 
L’assemblea dei soci, generalità e significato
La Libera è una organizzazione di imprenditori agricoli, gestita da imprenditori agricoli, e io ne sono il rappresentante pro tempore. Smettiamola di dare fiato agli agitatori di professione e parliamoci molto francamente. Ma poi si deve lavorare tutti insieme con l’obiettivo di migliorare le condizioni della nostra agricoltura e delle imprese agricole. 
La situazione politica generale
Le elezioni dello scorso 4 marzo non hanno certo contribuito ad una stabilizzazione del paese. Anzi, forse si può affermare che è stato un ulteriore passaggio verso una fase che si potrebbe definire “postpolitica”, che si manifesta con indicazioni di voto non verso partiti ma verso “movimenti”. Di certo la nostra agricoltura ha bisogno di un paese forte. Abbiamo toccato i 40 miliardi di euro dell’export agro alimentare e bisogna continuare su questa strada. L’assetto istituzionale locale, i cambiamenti e le prospettive: Provincia, Camera di commercio, fiera, ecc. 
A livello locale l’importanza della politica è ormai ridotta a poca cosa a causa della riforma Del Rio, peraltro abortita. La Regione ha ancora un ruolo importante, soprattutto nel settore agricolo per il quale ha avocato a sé tutte le competenze. Sulla cui funzionalità però qualche osservazione va fatta, soprattutto in termini della qualità e tempestività dei servizi. Due soli esempi per inquadrare la situazione: i bandi del Psr hanno tarda- to moltissimo ad essere emessi ed il pagamento della Pac non è ancora stato effettuato a saldo per tutti i produttori. La Libera a livello locale è il primo sindacato agricolo e siede su tutti i tavoli ed è presente in tutte le istituzioni dando il suo contributo allo sviluppo economico e sociale. 
Le questioni sindacali locali
L’Apa di cui si è già scritto e parlato molto si sta avviando verso una conclusione scontata, ma non discussa e condivisa con gli allevatori. In questo modo essi perderanno una delle loro migliori strutture dedicate alla zootecnia. 
Il Consorzio Agrario quest'anno va al rinnovo degli amministratori come sempre detto nelle riunioni con i soci ci impegneremo per essere determinanti il più possibile per il bene dell'Azienda pur consapevoli delle difficoltà della situazione comunque sempre nell’interesse dei soci e dell’agricoltura cremonese.
Anche Cremona Fiere è giunta alla conclusione del mandato degli amministratori e dopo più di un anno di ragionamenti su eventuali aggregazioni per rafforzarla, si è svolta un’assemblea per il rinnovo dello statuto e l’approvazione del bilancio, e tra una decina di giorni ci sarà il rinnovo del Consiglio di amministrazione. La Libera, nella consapevolezza dell’importanza della rassegna del bovino da latte, ha espresso con determinazione l’auspicio che alla guida del Cda sia, come sempre stato, uno zootecnico di esperienza. 
La Libera e l’agricoltura cremonese
La Libera, che è viva e, come hanno potuto constatare i soci che hanno approvato il bilancio poco fa, gode di un’ottima salute. L’invito rivolto ai soci è dunque quello di credere e di avere fiducia nel loro sindacato, contribuendo alla sua affermazione a livello territoriale. Non bisogna credere alle sirene interessate di altri che vogliono indebolirci per rafforzare se stessi. 
La Libera nel panorama confagricolo nazionale e regionale
Il recente commissariamento è ormai acqua passata e dobbiamo guardare avanti e la Libera ed i suoi associati vogliono riprendere il loro ruolo all’interno di Confagricoltura. L’economia agricola cremonese: latte, cereali, suini, energie rinnovabili Sul latte insieme a Confaricoltura intendo dare vita ad un progetto per la sua riscoperta e valorizzazione. Già dal prossimo primo giugno a Cremona celebreremo la giornata mondiale del latte. I cereali da alcuni anni registrano quotazioni stazionarie su livelli troppo bassi. La suinicoltura, dopo anni di crisi profonda, ha ripreso vigore. Ma il prezzo pagato è stato altissimo in termini di perdite di aziende e animali. Sul fronte delle energie rinnovabili, settore importante per Cremona che detiene il record degli impianti a biogas, sviluppati in stretta connessione con la vocazione zootecnica e cerealicola del territorio, si possono aprire degli sviluppi interessanti con l’approvazione del decreto sul bio- metano. 
La Pac del futuro 
Da integrazione al reddito, così come era nata, la Pac oggi è il reddito delle imprese agricole, o almeno per molte di esse. Il requisito fondamentale è che si debbano trovare altre risorse a livello europeo per finanziare la Pac. Le questioni territoriali, gestione delle acque, nutrie, cinghiali e nitrati
Le nutrie stanno diventando sempre più numerose ed invasive. E’ indispensabile che ci si renda conto che rappresentano un serio problema per la società, l’economia e soprattutto per l’ambiente. E’ per questo che bisogna varare una strategia volta alla loro eradicazione. Accanto alla questione nutrie ne emerge anche un altro: i cinghiali. Sono sempre più le segnalazioni relative a danni, anche ingenti, provocati alle colture dai cinghiali. 
Lo sviluppo territoriale del futuro: copertura di rete, innovazione tecnologica 
Lo sviluppo territoriale del futuro passa attraverso la realizzazione di infrastrutture tradizionali e anche di quelle innovative. Tra quelle tradizionali non si può non menzionare la necessità di una accurata manutenzione di strade e ferrovie. In particolare dei ponti. Tra le opere innovative occorre potenziare le connessioni di rete. L’informatica, la digitalizzazione e le connessioni di rete sono diventate indispensabili anche per gli agricoltori. 
Nessun cenno alla situazione del quotidiano controllato, La Provincia.

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