Martini sarà il primo rinforzo della Vanoli?


BASKET SERIE A • La società biancoblu sarebbe sulle tracce della guardia reduce dall’ottima stagione a Legnano

di Fabio Varesi 

Spunta il primo nome per la prossima stagione della Vanoli. Negli ultimi giorni, in- fatti, rumors di mercato danno per concreta la trattativa con Legnano per l’ingaggio della guardia Matteo Martini, classe ’92, reduce da un’ottima stagione in A2, conclusa però in anticipo a causa di un intervento chirurgico in artroscopia perfettamente riuscito) alla caviglia destra.
Con una media di 11.2 punti e 3.2 rimbalzi a partita, si è messo in mostra tanto da attirare le attenzioni di Andrea Conti e dello staff tecnico della Vanoli. La trattativa sarebbe ben avviata e Martini potrebbe essere il primo rinforzo per coach Sacchetti, che dovrà rinunciare a Simone Fontecchio, pronto a tornare all’Olimpia Milano. A dire il vero, in un’intervista rilasciata a Rai Sport, Fontecchio ha ribadito la volontà di giocare con un maggiore minutaggio, rispetto a quello concessogli da Pianigiani nella prima parte di stagione, ma sembra davvero difficile che l’Olimpia lo lasci un’altra stagione a Cremona. Voci di mercato darebbero Portannese in partenza, ma Conti ci ha ribadito la volontà di confermare tutti gli italiani (naturalmente eccetto Fontecchio), ma nulla appare scontato. Molto dipenderà dal destino di Johnson-Odom e Martin, che nel corso dell’estate avranno sicuramente offerte importanti e che difficilmente resteranno a Cremona. Ma la scelta degli americani, come insegna il mercato, deve essere fatta con attenzione e soprattutto senza fretta. Di sicuro la Vanoli dovrà rinforzarsi sotto le plance, dove quest’anno ha avuto qualche problema, al quale ha sopperito con un’ottima percentuale nel tiro dalla distanza. Il desiderio sarebbe quello di ingaggiare un lungo italiano (è spuntato il nome di Francesco Candussi, reduce dalla stagione a Mantova), ma non sarà facile trovare la soluzione adatta ai biancoblu. Comunque c’è tempo per fare le giuste valutazioni, come più volte è stato ribadito. 





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