Garda, in bici una gita mozzafiato

TURISMO • Inaugura oggi a Limone il primo tratto della “pista ciclabile più bella del mondo” 


di vanni raineri 

Il Lago di Garda è da sempre meta privilegiata del week end dei cremonesi, un po’ per la vicinanza ma anche per la bellezza e varietà dei luoghi, e questo vale sia per la più vicina e ruvida sponda bresciana che per la più vacanziera veneta, nonché per la più montuosa trentina, dove scendono dolcemente le Alpi. Proprio oggi il Benaco, antico nome romano del Garda, ospita un’iniziativa che sta facendo parlare molto di sé, vale a dire l’inaugurazione del “Garda by bike”, quella che è annunciata come “la pista ciclabile più bella del mondo”. Esagerazione o no, si tratta in ogni caso di un’opera decisamente affascinante, che consente al ciclista della domenica di pedalare in alcuni punti come se fosse sospeso sull’acqua, percorrendo una passerella, realizzata in materiale simile al legno ma in grado di resistere alle intemperie, interamente a sbalzo sul lago mentre la strada di fianco affronta una galleria dietro l’altra. Complessivamente la Ciclovia del Garda sarà una pista, adatta anche a chi sceglierà di percorrerla a piedi, che alla fine, tra qualche anno, dovrebbe completare il perimetro del lago, 140 chilometri. 
I primi due km sono stati realizzati a Limone del Garda, sponda bresciana, e fanno parte del tratto di circa 40 km (in gran parte già finanziato da Stato e Regioni, con alcuni progetti già approvati) che collegherà il comune di Tremosine (poco a sud di Limone) e quello veneto di Brenzone, salendo verso Riva e poi scendendo per la sponda opposta. Il tratto già realizzato è particolarmente panoramico, con passaggi mozzafiato: sono stati interamente realizzati su una passerella larga 2 metri e 60, che si muove a mezzo metro di altezza sull’acqua. L’inaugurazione avverrà oggi alle ore 17, alla presenza del ministro cremonese dei Traporti Danilo Toninelli.
A contestare l’opera sono stati i gruppi ambientalisti, contrari sia all’impatto che alla spesa di 7,5 milioni. Una volta completata, la Ciclovia del Lago dovrebbe costare oltre 100 milioni, e potrà essere integrata con altri percorsi ciclabili. Ad esempio attraverso la ciclabile che costeggia il fiume Mincio, già oggi molto frequentata, si potrà collegare con la VenTo, che interessa gran parte della nostra provincia che lambisce il Po. L’obiettivo dei comuni rivieraschi del Garda è quello di alimentare un turismo non solo estivo: nella bella stagione il lago di Garda è frequentato da milioni di turisti, che si intendono spalmare sul resto dell’anno. D’altronde il Garda è già oggi il lago più frequentato d’Italia, con circa 25 milioni di presenze l’anno: più dell’intera Liguria e il doppio della Sardegna, tanto per rendere l’idea. Anche a livello di marketing l’investimento potrebbe essere in fretta premiato, visto quanto avvenuto negli ultimi due anni, nel caso della passerella di Christo sul lago d’Iseo percorsa da oltre un milione di persone nel 2016 (l’opera d’arte più vista al mondo quell’anno) e del “tappeto rosso più lungo del mondo” che nel 2017 collegava Santa Margherita Ligure a Portofino. Precedenti che incoraggiano, ma qui il progetto guarda molto più lontano, anche perché durerà nel tempo, e sfrutta il momento d’oro del turismo mondiale, che guarda all’Italia con grande curiosità, attratto dalle sue bellezze architettoniche, artistiche e naturali sebbene un po’ spaventato da uno spirito di accoglienza che lascia ancora a desiderare.

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