LA NOVITA’ • Al via per 70 agenti la sperimentazione della pistola elettronica. Se ne parlò anche nel 2014
di Enrico Galletti
Dal cinque settembre i poliziotti italiani hanno cominciato a girare armati di pistole elettriche, previste già con un decreto del 2014 ma rimaste senza futuro fino ad oggi, prima che il ministro dell’Interno Matteo Salvini desse il via libera alle sessioni di addestramento all’uso e alle prime sperimentazioni. I primi a testare questa novità sono stati settanta agenti di polizia in dodici città diverse. Sta di fatto che la novità, arrivata a inizio settimana, ha fatto discutere parecchio. La nuova arma a disposizione della polizia, che sta attraversando un periodo di adegua-ta sperimentazione, si chiama Taser.
PERCHE’ SI CHIAMA PROPRIO COSI’?
Taser è l’acronimo di Thomas A. Swift's Electric Rifle. Thomas Swift’s è il personaggio di un fumetto ma non solo. È anche il nome dell’azienda più famosa al mondo che si occupa della produzione di pistole che funzionano con l’elettroshock l’americana Taser International. Da qui il nome, che arriva dagli anni Sessanta (ma è stato utilizzato per la prima volta negli anni Novanta) dello strumento che permette di immobilizzare un individuo.
COME FUNZIONA?
Una volta messo in funzione, il Taser lancia due sonde di piccole dimensioni legate da fili elettrici all’arma. Queste, arrivate a contatto con il soggetto, trasferiscono una scarica ad alta tensione in brevi impulsi. Qui la scarica elettrica, che dura pochi secondi, non più di cinque, genera una contrazione muscolare e un sovraccarico del sistema nervoso. A questo punto l’individuo colpito cade al suolo.
UNA NOVITA’ CHE FA DISCUTERE
Il Testo Unico della legge di pubblica sicurezza (TULPS) classifica questo strumento tra le “armi proprie”. Secondo l’Onu e Amnesty International si tratta addirittura di “strumenti di tortura”. Si iniziò a parlare di Taser con l’ex ministro Angelino Alfano. Un emendamento al suo decreto che interveniva in materia di sicurezza negli stadi, nel 2014, parlava di una possibile sperimentazione dell’arma. Adesso questa ipotesi è realtà. Continua la sperimentazione nei comuni coinvolti, dopodiché il Taser potrebbe diventare a tutti gli effetti uno strumento in dotazione a tutti gli agenti di polizia.
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