Una nuvola di fumo ha coperto la discarica Così quintali di plastica hanno preso fuoco

Il rogo si è sviluppato il 25 ottobre nel centro smaltimento di S. Rocco, c’è l’ipotesi di un atto doloso, il deposito di rifiuti aveva chiuso mezz’ora prima


L'incendio nella discarica di San Rocco si è sviluppato nel tardo po- meriggio di giovedì 25 ottobre, e ha riguardato lo stoccaggio di plastica. Dopo l’allarme, l’arrivo dei vigili del fuoco è stato rapido, tanto che in un paio di ore le fiamme sono state spente. Una grossa nuvola di fumo ha potuto però alzarsi in cielo, il che era inevitabile, così come è salita la preoccupazione dei cremonesi, consci del fatto che la plastica, bruciando, libera sostanze particolarmente tossiche, in particolare la diossina. E di plastica ne è bruciata a decine di quintali, nonostante il sollecito intervento dei pompieri.
Le analisi condotte dai tecnici regionali dell’Arpa che misurano la qualità dell’aria hanno non hanno segnalato alcunché di anomalo, il che non basta a tranquillizzare i cremonesi, già alle prese con un inquinamento record e che non sentono certo il bisogno di incendi tossici.
Ancora nulla si sa a proposito delle indagini sulla matrice dell’incendio. Curiosamente, l’incendio è divampato mezz’ora circa dopo la chiusura dell’impianto, il che farebbe supporre un atto doloso, e scarta l’ipotesi dell’evento accidentale dato che i dipendenti non erano più presenti sul posto.
L’episodio in ogni caso ha accelerato il progetto già pianificato per aumentare il livello di sicurezza. Innanzitutto verrà potenziato il servizio di videosorveglianza, necessario soprattutto negli orari in cui la piattaforma ecologica è chiusa, quindi senza sorveglianza umana. Inoltre servirà garantire un monitoraggio efficace e costante della qualità dell’aria.



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