PUMS, la rivoluzione della mobilità urbana


AMMINISTRAZIONE • Alessia Manfredini: «Lavoriamo per una visione della mobilità sostenibile per la città»


di Benedetta Fornasari 
Una nuova e più sostenibile mobilità urbana. Questo l’obiettivo che l’amministrazione comunale di Cremona, attraverso una serie di misure e azioni, intende perseguire entro dieci anni. 
Le linee strategiche del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) sono state recentemente approvate dalla Giunta a conclusione di un percorso di studi iniziato con l’analisi dei dati relativi agli spostamenti Istat del 2011 e dei flussi di traffico di tutta la città. 
Il piano prevede una rivoluzione degli spostamenti cittadini secondo il modulo 30-30-30-10: ciò significa ridurre la mobilità privata dal 53% al 30% e contestualmente incrementare quella ciclabile dal 20% al 30%, quella pedonale dal 22% al 30% e il trasporto pubblico locale dal 5% al 10%. Ridisegnare dunque la mobilità urbana con lo scopo di frenare il consistente utilizzo dei mezzi privati, diminuire il traffico lungo il ring urbano e nel centro storico, promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico, dei mezzi elettrici e di quelli condivisi. Interventi volti anche a contrastare l’inquinamento dell’aria e gli elevati consumi energetici con ricadute positive in termini di qualità della vita, benessere delle persone e tutela dell’ambiente. In questo ambizioso piano, l’amministrazione comunale vuole coinvolgere tutti i soggetti interessati che potranno così prendere parte alla pianificazione del trasporto urbano sostenibile. Si stanno svolgendo in queste settimane, infatti, una serie di incontri finalizzati all’ascolto e al confronto con i sindaci dei Comuni limitrofi e con i rappresentanti della Provincia. La prossima settimana sa- ranno chiamati a partecipare anche i Comitati di Quartiere, i rappresentanti delle varie associazioni di categoria e dei cittadini, le organizzazioni sindacali, le società che gestiscono i parcheggi, l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, Arriva Italia Srl (gestore del trasporto urbano e provinciale), Rete Ferroviaria Italiana (RFI), le società che stanno installandole colonnine elettriche (Enel X e professionali, le scuole e le università. 
Ci siamo rivolti all’assessore alla Mobilità Alessia Manfredini per maggiori informazioni riguardanti
l’iter del PUMS. 
Qual è l’obiettivo che l’amministrazione comunale intende perseguire attraverso il PUMS? «Stiamo lavorando per lasciare, alla vigilia delle elezioni amministrative della primavera 2019, una visione della mobilità cittadina sostenibile per la città per i prossimi 10 anni. Il PUMS è un documento di programmazione non obbligatorio che l’amministrazione comunale ritiene fondamentale perché l’ultimo piano di mobilità risale al 1994. Ad oggi, ci troviamo nella fase iniziale per cui stiamo delineando un quadro conoscitivo complessivo, supportato dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che verrà conclusa all’inizio dell’anno prossimo e sarà seguita da due conferenze di servizio. Tra febbraio e marzo, poi, il Consiglio comunale adotterà il PUMS dopo diché si aprirà la finestra temporale per le osservazioni e segnalazioni, come avviene per il PGT». Quali sono i prossimi interventi programmati? Grazie al Patto Lombardia abbiamo a disposizione 2,4 milioni di euro che sono stati destinati alla riqualificazione della viabilità di via Dante nel tratto circostante la stazione ferroviaria. I lavori saranno avviati nella seconda metà dell’anno prossimo con la realizzazione di un nuovo accesso alla stazione, il raddoppio e la messa in sicurezza del parcheggio ex tramvie. In cantiere c’è il completa- mento delle 4 piste ciclabili (viale Trento e Trieste, via Mantova, via Brescia e via Mantova) a cui si aggiunge il progetto della ciclabile che collegherà il Boschetto alla città e poi la realizzazione di percorsi di sicurezza pedonali. Il rinnovamento della mobilità di Cremona sarà lungo e impegnativo. Basti pensare che l’attuale organizzazione e gestione del trasporto pubblico resterà tale fino al 2021, anno in verrà effettuata una nuova gara pubblica per l’affidamento del servizio».




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