IL SINDACO DI CREMONA

L'EDITORIALE


di Daniele Tamburini 

Il 26 maggio i cittadini cremonesi saranno chiamati ad eleggere il sindaco, colui che per i prossimi cinque anni dovrà amministrare la città. Un compito, oggi, non facile: dover affrontare problematiche quotidiane di una città in attesa che le varie istituzioni sovraordinate dispongano e – magari – anche operino, e poi trovare la voglia, il tempo, e le risposte per coloro che insistentemente bussano alla porta, e poi doversi confrontare con bilanci tutt’altro che floridi, e poi... 
Il Movimento 5 Stelle ha scelto il suo candidato: è Luca Nolli, responsabile informatico presso la Libera Associazione Agricoltori. 
Per il centrosinistra Gianluca Galimberti si presenta per chiedere una conferma, un secondo mandato. Scelta scontata, mai messa in discussione dalla coalizione che lo sostiene. Galimberti è sicuro di vincere. 
Nel Centrodestra la faccenda è un po’ più complicata. E’ vero che il candidato ufficiale sarebbe già stato scelto ed è soltanto in attesa di un imprimatur a livello regionale; però è anche pur vero che sul nome di Alessandro Zagni, leghista, qualche perplessità è sorta, soprattutto all’interno della stessa Lega, ed inoltre due liste civiche, della possibile coalizione, quelle dì Maria Vittoria Ceraso e di Francesco Bordi, si sono già chiamate fuori. 
Zagni, commercialista, assessore nella giunta Perri, dalla quale, però, si dimise dopo poco tempo, è stato il candidato sindaco per la Lega nella precedente consultazione, quando il centrodestra si presentò diviso di fronte agli elettori. E’ inutile far finta di niente, si sa che sul suo nome sono state avanzate riserve e malumori più o meno espliciti. Ma quali potrebbero essere le alternative? Vediamo. Una su tutte quella di Carlo Malvezzi, tornato in Forza Italia, ex vicesindaco nella Giunta Perri e poi consigliere regionale. Malvezzi potrebbe vincere, anche al primo turno, ma su una sua possibile candidatura sono in molti a mugugnare, forse troppi. 
Io mi sono fatto questa idea: la Lega si aspettava che, fatto il nome di Zagni, gli alleati di Forza Italia proponessero in alternativa un loro candidato: magari lo stesso Malvezzi. Sempre secondo me, a questo punto, tra i due litiganti, sarebbe potuto uscire fuori il nome di Ferruccio Giovetti, ex Forza Italia, medico chirurgo, ex presidente Avis. 
Ma Massimiliano Salini, che tutto è meno che uno sprovveduto, ha rotto le uova nel paniere e ha spiazzato tutti: “Per noi Zagni va bene”. 
Comunque l’ipotesi Giovetti non è del tutto tramontata. Altre ipotesi? Tra le altre ipotesi potrebbe esserci quella di candidare una persona al di fuori dei partiti: un professionista, un imprenditore, un personaggio conosciuto, apprezzato, uno alla Perri per intenderci. Ma chi? Butto là due nomi, i primi che mi vengono in mente: Federico Zamboni, ex presidente di Aem Gestioni, contrario alla vendita di Aem. Non so se abbia la voglia di fare il sindaco, ma di certo ne avrebbe il tempo, avendo ceduto l’attività. 
Un altro nome che mi viene in mente è Davide Borsatti, manager, vice presidente della Vanoli Basket. Magari le mie sono solo inutili elucubrazioni e Zagni verrà confermato. Ecco, sia chiaro, tutto questo è solo frutto della mia fantasia ed ogni riferimento a persone e fatti è puramente voluto. Ma non prendetemi troppo sul serio, mi raccomando.

Commenti